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In Fvg mosca ha fatto crollare produzione 35/40%

Su 10mila q. olive annue. Ma conta anche fattore umano

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TRIESTE - Non è tutta colpa della mosca ma anche del "fattore umano". È emerso al convegno "Lotta a parassiti e patogeni dell'ulivo: strategie per il 2015" organizzato da Ersa e Aipo Verona che ha aperto la giornata degli approfondimenti tecnici e operatori professionali di Olio Capitale, IX Salone degli extra vergini, organizzato da Aries e in programma fino a domani. Anche la produzione di nicchia Fvg - 400 ettari dalla zona costiera di Muggia alla pedemontana di Sacile attraverso il Collio - è stata martoriata dalla mosca: un crollo del 35/40% sulla sua produzione annua di 10mila quintali di olive ovvero 1.500 quintali di olio.

L'estate tiepida e piovosa ha creato le condizioni climatiche ideali per il proliferare del parassita. Eppure con precise precauzioni si sarebbero potuti contenere molto i danni: "Durante l'anno l'Ersa - Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia effettua un monitoraggio sulle varie stazioni e da maggio in poi, settimanalmente, pubblica i bollettini con le catture della mosca con suggerimenti sui prodotti da usare per contrastarla - spiega Ennio Scarbolo, tecnico Ersa - Se il calo di produzione c'è stato, è certamente colpa della mosca, ma in parte anche degli agricoltori che l'hanno sottovalutata.

La mosca attacca ogni anno, ma questa volta il clima ha fatto sì che si accavallassero 3-4 generazioni tra fine giugno e inizio luglio. Chi ha fatto una buona opera di prevenzione, intervenendo con diversi trattamenti e insetticidi e seguendo i consigli dell'Agenzia, ha salvato il prodotto. Per sensibilizzare gli agricoltori a non sottovalutare queste problematiche, bisogna ricordare che la coltura dell'olivo ha proprie scadenze e quella di contrasto alla mosca è prioritaria".

Concetto sottolineato anche da Paolo Stefanelli, direttore generale Ersa Fvg: "La prevenzione se fatta nei tempi giusti e nei modi giusti può salvare la produzione. Su questo fronte l'Ersa sta implementando e affinando, con un sostanzioso intervento, il sistema di Agrometeo per indicare a seconda delle diverse colture, tra cui quella dell'ulivo, i giusti tipi e momenti di intervento".

Non solo di mosca si è parlato: oggi l'Associazione professionale agricola delle Acli, nell'ambito delle azioni previste nel progetto "per un'agricoltura al passo coi tempi", ha organizzato un workshop sul tema "La Riforma della PAC 2014 - 2020: un'opportunità per le imprese". Per il presidente nazionale Michele Zannini, "La riforma della PAC è un riferimento importante per le aziende e per le imprese agroalimentari. Vogliamo ribadire i valori di eccellenza dell'agricoltura Italiana, come un volano fondamentale dello sviluppo del Paese in termini di sostenibilità ambientale, sostenibilità alimentare e di cultura del consumo".

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