TRIESTE - Olio Capitale "veicolo sempre più importante di promozione dell'extra vergine made in Italy nel mondo". Ne è certa l'on. Colomba Mongiello, vicepresidente della Commissione Anticontraffazione e membro della Commissione Agricoltura, che ha inaugurato stamani a Trieste la nona edizione del Salone degli extra vergini tipici e di qualità organizzato da Aries, in programma fino a martedì 10 marzo.
Continuare a scommettere sulla qualità in un anno "da dimenticare" è il leit motiv di questa edizione 2015.
"Ringraziamo i 250 produttori che qui, oggi, sono i protagonisti - ha detto Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste -. Anche in questo anno di crisi avremo il nostro prestigioso Concorso, con formula e regolamento invariati, e buyer e operatori professionali giunti da tutto il mondo per scoprire il meglio dell'Italia olivicola".
L'apertura internazionale e la capacità di convogliare in una regione con una produzione di nicchia gli oli di tutta Italia sono stati evidenziati da Mongiello, promotrice della legge "Salva-olio" e recentemente di una mozione parlamentare per un piano olivicolo straordinario: "Moltissimi produttori sono venuti qui e non da altre parti. Nell'anno dell'Expo di Milano, pochi mesi prima della sua apertura, questa è una grande vetrina internazionale. Aiuteremo Olio Capitale nella promozione internazionale dell'agroalimentare e dell'extra vergine made in Italy, perché parta da Friuli Venezia Giulia e viaggi nel mondo per far conoscere l'olivicoltura italiana, la sua cultura e la cultura del mangiar sano".
Per l'on. Ettore Rosato, promotore assieme a Mongiello della mozione, "tutelare l'olio significa difendere la nostra identità culturale, il suo legame con il territorio, con la sua storia, la sua cultura. C'è ancora un potenziale enorme da far emergere, basta pensare che l'export italiano nell' agroalimentare vale 33 miliardi, l'import 38 miliardi: l'Italia importa più di quanto esporta".
Sull'identità dell'olivicoltura italiana e sul ruolo che ricopre nel Mediterraneo ha portato l'attenzione anche Enrico Lupi, presidente Associazione Città dell'Olio e Re.C.O.Med.: "Il bacino del Mediterraneo produce il 96% dell'extra vergine a livello mondiale, ma quest'anno ha subito una flessione profonda e tendenzialmente generalizzata, con l'esclusione di Grecia e Tunisia unici paesi in crescita. In Italia sono calati sia la produzione che i consumi, a causa del conseguente aumento dei prezzi. Per non far calare i consumi bisogna investire di più sulla divulgazione della cultura dell'olio e Olio Capitale è un palcoscenico importante per sviluppare queste tematiche".
Secondo Francesco Peroni, assessore alle Politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia due peculiarità di questa manifestazione sono particolarmente rilevanti: "da un lato punta su una filiera d'eccellenza come quella dell'extra vergine e dall'altra enfatizza la collocazione geografica e il ruolo di cerniera che Trieste ha tra il Mediterraneo e il Centro Europa, un punto ideale di incontro e affluenza". Non solo, "Olio Capitale è una fiera in cui i produttori possono incontrare sia i consumatori che i buyer internazionali, ma in cui viene fatta anche un'importante azione di promozione della cultura dell'olio" aggiunge Igor Dolenc, vicepresidente della Provincia di Trieste. "Iniziative come queste segnano un dato fortemente positivo, non solo per il settore, ma per tutta l'economia della città" rileva Roberto Treu, assessore all'Organizzazione e Attuazione di Programma del Comune di Trieste.
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