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Salute: ridere della sclerosi multipla con Antonella Ferrari

Napoli, in scena al Cilea, evento realizzato con Sanofi Genzyme

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NAPOLI - Con una risata si racconta una malattia che ancora fa paura: è "Più forte del destino: tra camici e paillettes la mia lotta alla sclerosi multipla", spettacolo teatrale con il quale l'attrice Antonella Ferrari esorcizza la malattia.

"Questo non significa sminuire il problema - spiega - ma parlare di disabilità con il sorriso sulle labbra. Avere la sclerosi multipla non è un dono del cielo, ma una sfiga. Però si può convivere serenamente con la malattia". Antonella Ferrari mette così in scena la sua sfida alla sclerosi multipla, in uno spettacolo, al Teatro Cilea di Napoli, realizzato grazie alla collaborazione di Sanofi Genzyme e con il patrocinio di Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e del Comune di Napoli.

"Ero stanca di vedere la pesantezza con la quale i media spesso raccontano la sclerosi multipla - afferma - e di conseguenza ho deciso di portare scena la mia vita in maniera ironica perché io nella vita sono così". Uno spettacolo che è "un inno alla gioia" accompagnato, come è ovvio che sia parlando di sclerosi multipla, anche "da attimi di tristezza". Il momento più difficile resta la diagnosi e la sua accettazione e la Ferrari porta "in scena un grido liberatorio".

"La mia diagnosi è arrivata con vent'anni di ritardo e purtroppo altre persone come me negli anni 90 hanno subito questa ingiustizia - racconta - attraverso medici miopi, come dico anche nello spettacolo". "Oggi la diagnosi è quasi immediata, ma è importante parlarne - aggiunge - Questa è una malattia che colpisce i giovani, soprattutto le donne".

"Bisogna far capire alle persone che anche con la sclerosi multipla puoi vivere, coronare i tuoi sogni, avere una famiglia e poi realizzarti - conclude -. Non devi insomma rimanere vinto dalla malattia".

Il monologo di Antonella Ferrari tratto dal suo omonimo libro, tocca sì la malattia, ma anche il modo in cui questa si riflette sul quotidiano di ognuno di noi. Ma lo fa divertendo. Una riflessione condotta con leggerezza, una folata di buonumore e speranza che si rivolge anche e soprattutto a chi non conosce la sclerosi multipla, o la disabilità in genere. Un'evasione leggera che porta con sé un insegnamento forte, quello per cui la malattia - come tutte le difficoltà che il destino ci pone davanti - va affrontata per quello che è, come una sfida con noi stessi che possiamo vincere.

Durante la serata sarà possibile fare una donazione alla sezione provinciale Aism di Napoli. Domani si replica nel Teatro Augusteo di Salerno.

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