ROMA - L'Italia è il quarto sistema economico della cosmetica in Europa, dopo Germania, Regno Unito e Francia con 35mila occupati, che salgono a 200mila con l'indotto. Le donne impiegate nel settore rappresentano il 54% (circa 19.000), mentre la media dell'industria manifatturiera è ferma al 28%. I laureati totali sono pari all'11% degli occupati, contro una media nazionale del 6% e le donne laureate sono circa 1.700, il 45% dei laureati nel settore. Oltre agli specializzati in chimica farmaceutica e cosmetologia, sono numerosi gli addetti specializzati in economia e marketing di canale. Le imprese della cosmesi in Italia investono circa il 7% del fatturato in innovazione e tecnologia, contro una media nazionale stimata attorno al 3%. Un importante dato per il comparto riguarda il settore del make up: il 60% del make-up distribuito nel mondo è fabbricato in Italia. A diffondere i dati, in occasione di Cosmoprof Asia, è Cosmetica Italia, l'associazione nazionale delle imprese cosmetiche, aderente a Confindustria, che riunisce circa 500 aziende rappresentative del 95% del mercato cosmetico italiano.
Il rapporto tra quanto prodotto ed esportato è pari al 38% a fine 2015; ma esistono ancora ampi margini per i processi di internazionalizzazione del comparto. Dal 2000 la crescita delle esportazioni è superiore all'incremento della domanda di cosmetici, a testimonianza dell'aumento della competitività italiana nel settore. Con l'obiettivo di accompagnare un consumatore sempre più evoluto e attento alla ricerca di cosmetici caratterizzati da alta affidabilità e funzionalità tecnica, accanto al sito istituzionale di Cosmetica Italia,www.cosmeticaitalia.it, il portale www.abc-cosmetici.it offre dettagliate informazioni per una migliore conoscenza dei prodotti cosmetici e dei loro ingredienti.
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