MILANO - Chi immagina un futuro in cui l'automobile consentirà un dialogo diretto e facilitato con il guidatore e i passeggeri non va lontano dalla realtà. Anche senza entrare nel mondo dei veicoli a guida autonoma, le innovazioni tecnologiche che riguarderanno il settore delle auto di grande serie permetteranno una 'rivoluzione' nella connettività e nell'intrattenimento, assieme a nuove configurazioni dello spazio interno e della stessa funzionalità dell'abitacolo.
E' la conclusione a cui sono arrivati - in un talk organizzato da Audi City Lab nello spazio temporaneo in via Montenapoleone, 27 a Milano - due 'autorità' in questo ambito, Sandra Weber, head of connected car dopo di Audi, e l'architetto e il designer Stefano Giovannoni che ha firmato oggetti di uso quotidiano, e smartphone per aziende come Alessi, Fiat, Nissan, Samsung e Seiko.
Proprio Sandra Weber ha delineato uno scenario inimmaginabile fino a qualche tempo fa, con auto Audi che dal 2017 potranno viaggiare a 100 all'ora senza richiedere il controllo da parte del guidatore, che si parcheggeranno da sole cercando il posto libero e che, una volta richiamate, andranno sempre da sole a prelevare il proprietario.
Innovazioni che per Stefano Giovannoni assottiglieranno il confine tra abitacolo dell'auto, casa e ufficio. L'obiettivo è quello d'integrare l'auto nel sistema in cui il cliente vive, lavora e si sposta, in modo che l'utente non si renda conto del passaggio fra lo stare in auto oppure a casa o in ufficio.
''E' fondamentale però - ha detto Giovannoni - che i vari dispositivi, come il parabrezza utilizzato per proiettare immagini o messaggio o ancora il Google Glass, non creino situazioni di distrazione e di pericolo''.
Sandra Weber ha poi spostato il discorso sulla potenzialità degli smartphone. ''Sono già pronte nostre applicazioni per aprire e avviare l'auto, per controllarne lo stato, per intervenire in alcuni paramenti di gestione, per pagare l'autostrada o attivare i soccorsi. Altre integrazioni - ha detto - sfrutteranno le opportunità che derivano dalla realtà aumentata e l'utilizzo dei touch display rimpiazzerà i pulsanti o altri tipi di comandi''.
Ma non sarà solo la tecnologia a modificare le auto dei prossimi anni. Le diverse esigenze dell'utenza e soprattutto le differenti modalità di impiego delle quattro ruote porteranno anche ad una 'riprogettazione' degli interni.
''Nel momento in cui la guida automatica sarà una realtà - ha concluso Stefano Giovannoni - l'abitacolo muterà nella forma e nella disposizione dei suoi elementi e delle funzioni. Cambierà quello che faremo nell'auto e l'auto dovrà adeguarsi alle nuove esigenze di spostamento, non solo nell'ambito delle città''.
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