LIDO DI CAMAIORE (LUCCA) - L’industria italiana del ricostruito rappresenta “un’eccellenza nel settore a livello internazionale in termini di qualità dei materiali, di tecnologia e di manodopera specializzata”. A dirlo è il presidente dell’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, Stefano Carloni, nel corso dell’assemblea Airp a Lido di Camaiore. Tuttavia, ha proseguito, negli ultimi tempi sono emersi alcuni fattori critici che hanno rallentato il processo di crescita del settore, come dimostra la notevole contrazione del mercato registrata negli ultimi anni. Ciò è dovuto alle difficoltà riscontrate dal settore dell’autotrasporto e alla crescente concorrenza di pneumatici nuovi a basso costo e non ricostruibili. “Quello che oggi si dovrebbe far comprendere – ha concluso Carloni – è l’enorme danno economico e ambientale che si genera dall’utilizzo diffuso dell’usa e getta. È una perdita di valore su tutta filiera: produttori, rivenditori, ricostruttori, utilizzatori, recuperatori, tutti quanti avrebbero solo vantaggi dalla ricostruzione dei pneumatici”.
Per intervenire in favore del settore, Airp ha avanzato una serie di proposte mirate, a partire dall’ “introduzione di un credito di imposta a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi cessionari, nella misura del 20% dell’imponibile IVA relativo all’acquisto di pneumatici ricostruiti per i veicoli aziendali: una misura di fiscalità ambientale che senz’altro offrirebbe un’importante leva al mercato, valorizzando concretamente la virtuosità ambientale della ricostruzione”.
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