L'internet of things e la tecnologia al servizio dell'ambiente, per migliorare l'efficienza energetica degli edifici storici. E' quanto prevede il progetto realizzato dal Fai, Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con Edison, che ha l'obiettivo di rendere più sostenibile il patrimonio storico e artistico gestito dalla Fondazione.
Il primo passo per migliorare l'efficienza energetica è avere la consapevolezza di come si consuma. Per questo Edison ha realizzato uno 'smart audit' negli edifici storici del Fai, installando degli appositi sistemi digitali.
Lo 'smart audit' è in grado di rilevare, come è stato spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto targato Fai -Edison, e analizzare i consumi evidenziando le aree di miglioramento negli usi energetici, gestire da remoto le regolazioni e indirizzare gli interventi sia per evitare gli sprechi, sia per sostituire apparecchiature obsolete o rimodellare le modalità di utilizzo dell'energia, abbattendo costi ed emissioni.
Così è già avvenuto nella sede della Cavallerizza, ex maneggio militare, oggi sede principale degli uffici della Fondazione, dove è conservato uno dei patrimoni librari più prezioso del Paese, i volumi storici della Biblioteca Nazionale Braidense.
L'archivio necessita di temperature e livelli di umidità degli ambienti ottimali per garantirne la conservazione nel tempo. Per questo Edison, con lo smart audit, ha individuato nella sostituzione degli impianti di riscaldamento la soluzione migliore per la conservazione del patrimonio, per una maggiore efficienza evitando gli sprechi. La sostituzione del vecchio impianto con uno a pompe di calore a gas abbatterà di 25 tonnellate le emissioni di CO2 in un anno, per 9 mila euro di risparmio in bolletta, che il Fai potrà dedicare ad altri scopi.
In collaborazione con:
Fai e Edison