(di Agnese Ferrara)
Nonostante i segnali di recessione, il settore della cosmesi made in Italy tiene con fatturati in crescita che nel 2018 hanno raggiunto gli 11.2 miliardi di euro e un incremento del 2%. Le imprese investono in innovazione e le nostre produzioni sono rinomate nel mondo perciò gli industriali si appellano alle istituzioni affinché il comparto sia maggiormente supportato, valorizzato ed ascoltato. Questo il messaggio dell'associazione Cosmetica Italia che questa mattina, nella Sala Convegni Intesa Sanpaolo, ha presentato l'analisi congiunturale con i dati preconsuntivi del secondo semestre del 2018 e le stime per i primi sei mesi del 2019. Nel 2018, attesta il Centro Studi dell'associazione, il fatturato delle imprese è cresciuto del 2% avvicinandosi agli 11.2 miliardi di euro e, analizzando i primi sei mesi del 2019, si prevede un'ulteriore crescita del 2,6%. Trainano l'andamento positivo soprattutto le esportazioni che sono cresciute complessivamente del 3,5% nel 2018 per un valore di 4.800 milioni di euro. L'export incide significativamente sulla bilancia commerciale che supera i 2,700 milioni di euro, record assoluto per il comparto. I 5 paesi in cui si esportano più cosmetici made in Italy sono la Francia (+3,3% nel 2018), la Germania (+ 7,3%) e gli Stati Uniti che, da soli, concentrano quasi 1,4 miliardi di export cosmetico (+20,2%). Inoltre il Regno Unito (+1,2%) e la Spagna (+1,9%). L'associazione segnala inoltre l'ottima performance delle esportazioni verso Hong Kong che nell'ultimo anno hanno subito un incremento del 23,6% in valore. Mentre l'export dei cosmetici made in Italy traina il comparto, hanno smesso di crescere i consumi interni che raggiungono un valore di poco superiore ai 10.100 milioni di euro, con un lieve incremento dello 0,5%. "I consumi si stabilizzano ma, in questo scenario macroeconomico in evidente recessione, l'industria cosmetica italiana dimostra ancora una buona tenuta confermando l'andamento anelastico degli anni precedenti,- evidenzia il report del Centro Studi dell'associazione. Ha sottolineato il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti: "La chiusura del 2018 segna per le nostre aziende l'ingresso in una fase di stabilità. In questo scenario e a fronte di una contrazione del PIL, si confermano i punti di forza del nostro settore, dagli investimenti nell'innovazione alla qualità del prodotto, dalla qualificazione alla formazione del personale, che consente la tenuta e la competitività sui mercati. L'industria cosmetica è un'eccellenza con una sua dignità specifica che auspichiamo possa essere valorizzata e ascoltata dalle istituzioni ". Per supportare il processo di internazionalizzazione delle company italiane l'associazione ha annunciato di avere avviato nuove azioni di sostegno e di orientamento specifiche per le singole imprese ed ha svolto un censimento sugli operatori del settore alla fine del 2018. Dal sondaggio è emerso che solo il 18% degli operatori crede che gli effetti dell'instabilità politica nazionale e internazionale non influenzeranno molto il proprio business. Il 45 % invece si aspetta un impatto rilevante.
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Cosmetica Italia