TORINO - Sessantamila tonnellate di rifiuti organici trattati ogni anno, con la previsione di salire a 90 mila, e 20 mila di rifiuti verdi, circa 1 mln di abitanti serviti, 6 mila tonnellate l'anno di Compost prodotto e 10 mln 241 mila 500 normal metro cubi di biogas prodotti per un equivalente di 45,5 GW ora all'anno con cui è possibile riscaldare circa 2 mila 500 abitazioni e produrre energia elettrica per 5 mila 700. Sono le cifre dell'ultimo anno del Polo Ecologico di Acea Pinerolese Industriale Spa che utilizza un sistema per il trattamento dei rifiuti organici che consente di risparmiare ogni anno 80 mila tonnellate di rifiuti in discarica, l'equivalente di quasi 2 mila 700 Tir a pieno carico, e di evitare l'emissione di oltre 76 mila tonnellate di anidride carbonica, cosa che produce un beneficio analogo a quello di circa 2 milioni di piante nei loro primi 10 anni di vita.
Una curiosità, fra i rifiuti organici che arrivano al Polo ci sono anche 3 mila tonnellate l'anno di scarti provenienti dal Caat di Torino e 600 tonnellate l'anno di 'resti' di arance, quelle del Carnevale di Ivrea.
Il biogas prodotto dal trattamento anaerobico dei rifiuti organici è una miscela composta principalmente da metano che si crea proprio dalla fermentazione dei residui organici e l'energia che produce deriva quindi totalmente da fonti rinnovabili. Grazie a un processo di 'upgrading' e purificazione del metano contenuto nel biogas, dal 2014 è iniziata anche la produzione di biometano ed è stato calcolato che se in futuro tutto il biogas prodotto in un anno al Polo Ecologico Acea venisse trasformato in biometano si potrebbe alimentare un'utilitaria per oltre 55 milioni di chilometri. È inoltre stata stimata, al 2020, una potenziale produzione di biometano a livello nazionale di circa 300 mln di metri cubi sufficienti ad alimentare una flotta di 400 mila Fiat Panda con questo tipo di alimentazione con una percorrenza annua di 15 mila km ciascuna.
In collaborazione con: