PINEROLO (TORINO) - "Abbiamo fatto una cosa meravigliosa". Non nasconde l'orgoglio Francesco Carcioffo, ad di Acea Pinerolese Industriale Spa, per quello che definisce "un modello da esportare" che, con l'inclusione nel Tour Comuni Rinnovabili di Legambiente, ottiene "il riconoscimento per un lavoro che può avere sviluppi importanti per l'Italia e per il mondo".
Il modello di Acea e del suo Polo Ecologico, in procinto di ampliarsi, per Carcioffo "facilmente replicabile, anche se oggi è ancora poco conosciuto e poco capito, più in Italia che all'estero in verità, dove invece è già stato preso ad esempio. Questa iniziativa di Legambiente - sottolinea - va proprio nella direzione di farlo conoscere come buona pratica". Il modello è quello del trattamento anaerobico dei rifiuti organici. "Nelle discariche - spiega - questa è la frazione che dà più problemi. Noi abbiamo realizzato un impianto che non solo risolve questi problemi ma produce economia circolare. Con il nostro sistema - illustra l'ad - abbiamo infatti il recupero del 100% in biogas, con cui produciamo energia elettrica, teleriscaldamento e dal 2014 abbiamo la tecnologia per valorizzarlo in biometano per l'autotrasporto. Per ora lo utilizziamo al nostro interno e per i nostri mezzi - spiega Carcioffo - in attesa del decreto attuativo che dovrebbe arrivare a breve per l'immissione in rete con la possibilità di utilizzare biometano su qualunque auto che va a metano".
Quanto ai progetti per il futuro è imminente l'avvio dei lavori di ampliamento del Polo. "Oggi l'impianto tratta 60 mila tonnellate di rifiuti organici all'anno, con il potenziamento, per il quale abbiamo già le autorizzazioni e il finanziamento, saliremo a 90 mila tonnellate con un aumento anche dei livelli occupazionali. Inoltre - aggiunge - se volessimo metterci nelle condizioni di trattare tutto l'organico della provincia potremmo pensare di realizzare un secondo impianto decentrato rispetto a quello pinerolese". Infine l'obiettivo che va al di là del locale: "esportare il nostro modello. Si può, e per il bene dell'ambiente, si deve".
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