(ANSA) - FIRENZE, 6 GIU - In Toscana non accadrà mai più che
si verifichino carenze o comunque discontinuità di
approvvigionamento per i farmaci per il morbo di Parkinson. E'
quanto si afferma dalla Regione che in seguito alla delibera
approvata nel corso dell'ultima la cui Giunta, nell'ultima
seduta, ha approvato su proposta dell'assessore al diritto alla
salute Stefania Saccardi, una deliebra che fissa una serie di
misure grazie alle quali i pazienti potranno sempre trovare i
medicinali necessari, nella farmacia sotto casa, o in quelle
ospedaliere. Il provvedimento arriva in seguito a numerosi
episodi di indisponibilità dei farmaci destinati alla terapia
cronica dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, che si
sono verificati su tutto il territorio nazionale, e a seguito
dei quali anche l'Aifa ha preso posizione di recente,
autorizzando anche, in via eccezionale, l'importazione dei
farmaci dall'estero.
Molteplici, si spiega dal settore politiche del farmaco della
Regione, i motivi di queste carenze, tra cui il basso costo di
questi medicinali in Italia, motivo per cui i grossisti li
dirottano verso Paesi dove hanno un prezzo più remunerativo.
"Abbiamo deciso di attuare una serie di misure - ha detto
Saccardi - per garantire la continuità terapeutica di questi
trattamenti farmacologici essenziali e non altrimenti
sostituibili. La Regione Toscana è stata la prima a farsi carico
e ad affrontare con soluzioni concrete questo problema che si è
verificato su tutto il territorio nazionale". In particolare
Estar dovrà assicurare e garantire, in tutti i magazzini
regionali farmaceutici e aziendali, adeguate scorte di ciascun
principio attivo, che oltre alla gestione ordinaria consentano
anche di coprire il fabbisogno nei casi di criticità o di
emergenza dovuti alla temporanea carenza delle terapie
farmacologiche essenziali. Inoltre poiché la terapia spesso è
basata sull'utilizzo di diversi farmaci, i medici potranno
predisporre per i loro pazienti un programma terapeutico per
ritirare in regime di erogazione diretta tutti i medicinali
mensilmente, oppure anche solo quanto necessario a coprire
periodi di scarsa reperibilità del farmaco nell'ambito
territoriale. Il programma terapeutico avrà una validità di 6
mesi, ma sarà eventualmente rinnovabile per le terapie
stabilizzate. Viene inoltre costituito in Regione un gruppo
regionale di coordinamento per il monitoraggio del percorso
terapeutico della malattia di Parkinson, con la funzione di
effettuare un'analisi dei comportamenti e delle criticità che si
verificano sul territorio.
In Toscana il numero dei pazienti con Parkinson è di circa
20.000, più uomini che donne; negli ultimi anni si è
progressivamente abbassata l'età di esordio della malattia, e ci
sono pazienti anche di 40-50 anni.(ANSA).