(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Il livello di sofferenza dei civili
in Sudan è "disumano" , "orribile, tragico, brutale e
assolutamente inutile". Così ha descritto la situazione che la
popolazione sta vivendo a cinque settimane dall'inizio dei
combattimenti in Sudan, Radhouane Nouicer , nominato dall'Alto
Commissario per i diritti umani Volker Türk per documentare e
riferire sulle violazioni dei diritti umani nel Paese.
Secondo l'esperto, tutti i diritti umani, economici, sociali
e culturali, nonché civili e politici, vengono violati, ed
entrambe le parti sono venute meno al diritto internazionale
umanitario. I combattimenti hanno causato più di 850 vittime
tra i civili, più di 3.500 feriti e centinaia di migliaia di
sfollati.
"Le persone si sentono sole e abbandonate tra la carenza cronica
di cibo e acqua pulita, le case distrutte, gli attacchi
indiscriminati nelle aree residenziali e i saccheggi diffusi.
L'intero paese è tenuto in ostaggio", ha detto Noicer che ha
tenuto incontri settimanali a distanza nelle ultime tre
settimane con rappresentanti della società civile ancora in
Sudan e altri che sono fuggiti nei paesi vicini.
Il rappresentante Onu parla di racconti strazianti di medici
affamati negli ospedali mentre cercano di curare i pazienti,
senza medicine e senza carburante per alimentare le attrezzature
mediche. E ancora, di saccheggi di case da parte di combattenti,
membri della famiglia separati, persone uccise mentre cercavano
di fuggire e il caos alle frontiere. Noicer ha raccolto
testimonianze di corpi abbandonati per le strade per giorni,
con i parenti che temevano di essere uccisi se avessero cercato
di recuperarli. Altre testimonianze riportano un "numero
crescente di accuse di stupro e altre forme di violenza sessuale
commesse da uomini in uniforme".
L'esperto ha dunque sottolineato l'importanza di porre fine
all'impunità e garantire l'assunzione di responsabilità per le
violazioni dei diritti umani. Ha invitato le parti a rispettare
il cessate il fuoco e il diritto internazionale dei diritti
umani, nonchè a facilitare la fornitura di assistenza
umanitaria. (ANSA).