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Biografie candidati della Regione Lombardia 2023


LOMBARDIA

ATTILIO FONTANA (LEGA)

Avvocato penalista di professione, Attilio Fontana è il presidente della Regione Lombardia ricandidato per un secondo mandato con il sostegno di tutto il centrodestra. Diplomato al liceo classico Ernesto Cairoli di Varese, Fontana si laurea in giurisprudenza nel 1975 all'università degli Studi di Milano. Dal 1980 è il titolare di uno studio legale a Varese. Due anni dopo assume la carica di Conciliatore di Induno Olona e dal 1983 al 1988 quella di Vice Pretore onorario della Pretura di Gavirate. L'inizio della sua attività politica coincide con la nascita della Lega Nord. Dal 1985 al 1999 ha ricoperto la carica di sindaco di Induno Olona. Nel 2000 si candida per la prima volta alle regionali in Lombardia e viene eletto consigliere collezionando oltre 5mila preferenze. Una volta al Pirellone viene anche nominato come presidente del Consiglio regionale. Verrà rieletto alle elezioni regionali del 2005, mantenendo la carica di presidente dell'Aula fino al 2006. Anno in cui si candida a sindaco di Varese, risultando eletto al primo turno con il 57,8% dei voti. A Palazzo Estense Fontana rimarrà dieci anni, dopo essere stato riconfermato al ballottaggio delle elezioni comunali del 2011. Dal 2009 al 2014 ricopre anche il ruolo di presidente di Anci Lombardia. Nel 2018 chiude il cerchio accettando la candidatura a presidente della Regione Lombardia dopo la rinuncia alla corsa per un secondo mandato del governatore in carica Roberto Maroni. Viene eletto con il 49,75% dei voti contro il candidato del centrosinistra Giorgio Gori, fermo al 29%, e quello del M5s Dario Violi che si fermò al 17,3%. Dal 2009 al 2017 Fontana è stato componente del Cda e vice presidente vicario di Fiera Milano. Ha tre figli: Maria Cristina, Giovanni e Marzia. Appassionato della montagna, dello sci e delle passeggiate in alta quota, ha sempre amato la pratica sportiva, dalla bicicletta fino al tennis e al golf. Tifosissimo di basket e calcio, le sue squadre sono la Pallacanestro Varese e il Milan. Amante dell'opera, dei Beatles e dei viaggi - gli ultimi, prima del Covid, in India e Giordania - nei momenti di relax si dedica alla lettura, specie di libri di storia o romanzi, o ai film. I suoi titoli preferiti sono 'Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto' di Elio Petri e 'C'era una volta in America'.

 

PIERFRANCESCO MAJORINO (PD)

Nato a Milano nel maggio 1973, Pierfrancesco Majorino fin dagli anni del liceo ha iniziato il suo impegno nei movimenti studenteschi, tanto che dal 1994 al 1998 è presidente nazionale dell’Unione degli Studenti e della Rete Studentesca. Nel 2004, a 31 anni, diventa segretario dei Ds di Milano. Due anni dopo entra in consiglio comunale, dove dal 2008 al 2011 è capogruppo del Pd. Il capo dell'opposizione, quindi, mentre il sindaco era Letizia Moratti. Dal 2011, con la vittoria di Giuliano Pisapia, diventa assessore comunale alle Politiche sociali, ruolo che mantiene anche cinque anni dopo con Giuseppe Sala. Sue tante battaglie per i diritti, inclusi quelli degli immigrati. Un impegno che nel marzo del 2019 lo porta a essere l'anima del corteo People-prima le persone che porta nelle strade di Milano circa 200mila persone. Nello stesso anno è eletto all'europarlamento con 93.175 preferenze. Due figli, è sposato ora con Caterina, figlia di Riccardo Sarfatti che fu candidato governatore della Lombardia nel 2005 per il centrosinistra. Nipote del poeta Giancarlo Majorino, ha condiviso con lui la passione per la scrittura. Il suo primo libro 'Giovani anno zero' è del 2000. L'ultimo è 'Sorella rivoluzione' pubblicato con Mondadori, nel 2022. Profetico il titolo del lavoro precedente: 'La Resa. Per amore della Lombardia: capire il disastro per guarirne le ferite' scritto con Lorenzo Zacchetti. 

 

LETIZIA MORATTI (CIVICA)

Imprenditrice e politica, Letizia Maria Brichetto Arnaboldi, vedova Moratti, candidata civica alla presidenza di Regione Lombardia sostenuta dal Terzo Polo, è stata la prima donna presidente della Rai e la prima donna a ricoprire il ruolo di sindaca di Milano. È stata ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel secondo e terzo governo Berlusconi e, se eletta, sarebbe la prima donna a guidare la giunta lombarda.
Dopo la laurea in Scienze politiche e un periodo da assistente di diritto comunitario all’Università degli Studi di Milano, Letizia Moratti avvia la sua attività di imprenditrice nel brokeraggio assicurativo. A 45 anni sale alla presidenza della Rai sotto il primo governo Berlusconi nel 1994, quando all’azienda è richiesto un risanamento economico. Tra il 1998 e il ‘99 le viene affidato il piano di espansione europeo del gruppo di Rupert Murdoch, con il ruolo di presidente e amministratore delegato della News Corp Europe. Prima della sua esperienza nel palazzo romano di viale Trastevere, è anche presidente della società di investimenti in telecomunicazioni Syntek Capital Group. Alla guida del dicastero, nel 2003 dà il suo nome ad una sostanziale riforma del sistema scolastico. Candidata per la coalizione di centrodestra, nel 2006 vince al primo turno le elezioni comunali. Ricandidata nel 2011 e sconfitta al ballottaggio da Giuliano Pisapia, Moratti rassegna le sue dimissioni dai banchi d’opposizione di Palazzo Marino già nel 2012, a poco più di un mese dalla sua fuoriuscita dal Popolo delle Libertà. Tra il 2019 e il 2020 diventa presidente di Ubi Banca. Nel frattempo, continua a dedicarsi alla comunità di San Patrignano, attività che porta avanti sin dagli anni Settanta. Nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19, nel 2021 Letizia Moratti approda a Palazzo Lombardia per assumere il ruolo di vice del governatore Attilio Fontana e prendere il posto dell’assessore al Welfare Giulio Gallera. A novembre 2022 si dimette dalla giunta di fronte al “venir meno del rapporto di fiducia con il presidente Attilio Fontana”, contro cui ufficializza appena quattro giorni dopo, il 6 novembre, la sua corsa alla presidenza.

 

MARA GHIDORZI (UNIONE POPOLARE)

Laureata in sociologia, con una formazione nel campo delle politiche di genere, Mara Ghidorzi è la candidata di Unione Popolare alla presidenza di Regione Lombardia. A suo sostegno ci sarà solo il simbolo del movimento guidato dall'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ma i candidati per il Consiglio regionale provengono anche da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Dema. Ghidorzi è nata il 25 aprile 1981, anniversario della liberazione d'Italia. "Un giorno di cui vado fortemente fiera e che in qualche modo ha segnato la mia direzione civica e politica". Attualmente lavora come progettista e ricercatrice su tematiche legate all'inclusione socio-lavorativa, la cittadinanza attiva e la parità di genere. Il femminismo, come spiega lei stessa, ha sempre "profondamente influenzato" il suo agire politico. L'obiettivo è quello di rappresentare Unione Popolare nella Regione "più ricca d'Italia, dove però sono anche più ampie le diseguaglianze in termini di reddito, opportunità e qualità della vita". Per definirsi in sintesi Ghidorzi utilizza quattro parole: transfemminista, antifascista, ambientalista e anticapitalista. Sul tema dei diritti propone il potenziamento dei consultori pubblici e laici, l'apertura di case rifugio per le persone Lgbtqi+ e la chiusura dei Cpr. Sul fronte delle politiche attive per Ghidorzi andrebbe abolito il sistema a Dote, per la casa è convinta che la gestione di Aler vada "totalmente azzerata" mentre per la salute il suo programma prevede l'abolizione di tutte le "controriforme che hanno privatizzato la sanità", con investimenti sulla sanità pubblica basati sulla prevenzione. Da luglio 2016 Ghidorzi è la responsabile dell’ufficio Politiche di Genere di Afol Metropolitana.


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