(ANSA) - ANCONA, 31 GEN - "Sostenere il mondo del credito
cooperativo regionale, al marzo 2022 attivo con 14 istituti Bcc
con sede legale nelle Marche, per un totale di 191 sportelli (il
26,7% degli sportelli bancari operanti in regione) e una
presenza in 105 comuni marchigiani (in 13 Comuni l'unica
presenza bancaria è rappresentato da una filiale di una BCC),
attraverso un'azione di pressing sul Governo per rivedere alcuni
articoli del regolamento europeo che costituiscono un rischio di
svantaggio competitivo per il sistema Italia". È questo
l'obiettivo della mozione, primo firmatario il consigliere
regionale di Fratelli d'Italia, Marco Ausili, confluita in una
risoluzione sottoscritta da tutti i partiti di maggioranza che
sostengono l'Esecutivo Acquaroli e successivamente anche dai
consiglieri di opposizione, discussa e approvata all'unanimità
nella seduta odierna dell'Assise regionale.
"Pur precisando che la mozione non riguarda competenze
dirette della Regione, - spiega Ausili - ho fatto mie le
sollecitazioni giunte dalla Federazione Marche delle Bcc nel
presentare ed approvare questo atto sulla stregua di quanto
avvenuto, quasi sempre all'unanimità, in altre Regioni italiane,
con il pieno sostegno di tutta la maggioranza, che ringrazio".
"La mozione sottolinea il problema del drastico calo del numero
di filiali bancarie sul territorio: in Italia - ricorda
l'esponente di FdI - nell'ultimo decennio hanno chiuso 12mila
unità, una riduzione del 36%, con il conseguente aumento del
numero di comuni sprovvisti di servizi bancari. In
controtendenza, il sistema del credito cooperativo ha invece
aumentato del 2,1% il numero di filiali tra il 2008 e il 2020. E
questa realtà è particolarmente presente nelle Marche, dove le
14 Bcc rappresentano il 26,7% della rete bancaria regionale,
dando occupazione e garantendo il mantenimento di una capillare
presenza territoriale che è stato uno degli elementi che ha
permesso alle banche della categoria di finanziare il territorio
e sostenere l'economia locale anche nelle fasi di congiuntura
avversa".
"Un sistema virtuoso che può essere messo a rischio dalla
riforma organizzativa del credito cooperativo, che impone alle
Bcc di aderire ai Gruppi bancari cooperativi (Gbc), - afferma
Ausili - parificando gli istituti alle banche con attivo
superiore ai 30 miliardi, con le relative conseguenze
regolamentari e un significativo aggravio di adempimenti". "A
questa novità si aggiungono le linee guida europee in materia di
credito deteriorato, oltre al quadro di regole e vigilanza sui
Gbc. Tutte criticità - prosegue il consigliere regionale di
Fratelli d'Italia - che andrebbero riviste e su questa scia si
innesta la Mozione che chiede alla Giunta regionale, anche
nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più
fragili favorendo la presenza di servizi bancari in particolare
nelle aree interne e di montagna, di agire sul Governo per
sollecitare l'adeguamento di queste regole, con la modifica di
alcuni articoli del regolamento Ue e il riconoscimento della
natura mutualistica del credito cooperativo. Il tutto - conclude
- sollecitando un intervento unitario sul tema da parte della
Conferenza delle Regioni e Comitato europeo delle Regioni, nei
confronti del Governo italiano e del Parlamento europeo".
(ANSA).