(ANSA) - BARI, 3 MAR - E' arrivato al pronto soccorso con
un'epatite fulminante ed è stato sottoposto a trapianto in meno
di 24 ore. È la storia a lieto fine di un 20enne ivoriano
salvato dall'equipe multidisciplinare per i trapianti di fegato
del Policlinico di Bari, nosocomio in cui in 15 anni sono stati
compiuti 400 trapianti di fegato.
Il giovane, sbarcato in Italia con un barcone un anno e mezzo
e fa e con regolare permesso di soggiorno, è stato colpito da
un'insufficienza epatica acuta mentre era al lavoro in un bar di
Bari. Portato d'urgenza al pronto soccorso, è stato ricoverato
in Rianimazione. In meno di 24 ore si è reso disponibile un
fegato donato da una famiglia pugliese e il giovane è stato
operato da una equipe di 12 persone tra medici, infermieri e
personale sanitario. Il trapianto è riuscito e il ragazzo è
stato dimesso. Ad ospitarlo, per la durata della convalescenza
durante la quale non potrà lavorare, sarà una casa di comunità
di Acquaviva delle Fonti: a trovargli la sistemazione, in una
gara di solidarietà avviata dal personale, è stata un'infermiera
del reparto che lo ha seguito.
"Questa storia rappresenta una grande soddisfazione sia per
l'aspetto scientifico-sanitario sia per quello umanitario -
commenta il direttore dell'Uoc Chirurgia generale e Trapianti di
fegato, prof.Luigi Lupo -. Si tratta di un ragazzo che a 15 anni
è stato costretto ad abbandonare il suo Paese attraversando a
piedi il Centro Africa, rimanendo bloccato in un campo in Libia,
attraversando il Mediterraneo su un barcone stipato con
centinaia persone per due giorni e due notti. Accolto e ospitato
in Italia, ha potuto godere della sanità pubblica italiana e
grazie a questa si è salvato".
Così il Policlinico di Bari ha tagliato il traguardo dei 400
trapianti di fegato in 15 anni. In media si sono svolti circa 20
trapianti l'anno, ma il numero di interventi è in crescita. "Il
2019 è stato un anno record per i trapianti al Policlinico di
Bari e i numeri in progressivo aumento sono la testimonianza che
il sistema sanitario di questa regione fa squadra e funziona ed
è in grado di dare risposte alle persone in attesa di
trapianto", spiega il dg del Policlinico Giovanni Migliore.
(ANSA).