(ANSA) - ANCONA, 4 OTT - Si svolgerà nei fine settimana dal
10 ottobre al 1 novembre la 52/a Mostra Nazionale del Tartufo
bianco pregiato delle Marche a Sant'Angelo in Vado (Pesaro
Urbino). Ma la kermesse, che vanta vari primati (il primo centro
di tartuficoltura europeo, la Mostra più longeva delle Marche,
l'unico monumento al mondo al cane da tartufo) segna anche il
lancio di una nuova strategia. "Non più tartufo locale ma
Tartufo Pregiato delle Marche - dice il sindaco di Sant'Angelo
in Vado Giannalberto Luzi-: l'obiettivo è il riconoscimento
della Certificazione di Origine Protetta per il tartufo che sia
regionale e non legata a campanilismi", perché si tratta di "un
grande patrimonio di tutta la regione". Per la vice presidente
della Regione Marche Anna Casini, anche assessore
all'Alimentazione, l'obiettivo è la "valorizzazione di tutti i
territori dove il tartufo rientri tra i prodotti di grande
qualità. Non esiste un tartufo più buono dell'altro, ma abbiamo
diverse qualità che vanno valorizzate in maniera diversa, tutti
questi tuberi costituiscono un'occasione per le Marche.
Nell'arco dell'anno è sempre possibile trovare un tartufo giusto
per il piatto che si va a cucinare e questa è una ricchezza
unica. Prodotti che nascono solo nelle nostre terre non sono
delocalizzabili".