(ANSA) - BOLOGNA, 19 OTT - Si parlerà di lombosciatalgie in
un convegno promosso da Medinforma, in collaborazione con
l'Inail, che sabato 29 ottobre riunirà a Bologna (sala convegni
via Emilia Ponente 62/2A, dalle 8.30) primari e specialisti
Inail. Al centro dei lavori il mal di schiena, patologia umana
più frequente dopo il raffreddore, spesso dovuta al lavoro.
Parteciperà ai saluti istituzionali Mario Longo, dirigente
generale della Direzione regionale Inail Emilia-Romagna, accanto
a Giancarlo Pizza, presidente dell'Ordine dei Medici di Bologna,
e a Donato Zocchi, segretario regionale Simg.
Il mal di schiena interessa una vasta fascia di popolazione
adulta (60-80% dei soggetti sopra i 50 anni e la quasi totalità
degli over 60) e molti lavoratori. Tra questi, la fascia di età
più coinvolta è quella tra i 45 e i 59 anni, con picco tra 55 e
59. Secondo dati Inail del 2013, su 700.000 infortuni 25.760
hanno interessato la colonna lombare, con un danno permanente
riconosciuto in 1.470 casi. Nel 2015 le malattie professionali
denunciate hanno coinvolto il sistema osteomuscolare in 37.240
casi, la metà di queste hanno interessato la colonna vertebrale.
In Emilia-Romagna sono state 4.757; nella provincia di Bologna
su 1.621 malattie professionali complessivamente denunciate
1.213 hanno coinvolto il sistema osteomuscolare, il 74,9% dei
casi. A livello regionale sono state riconosciute positive 2.582
malattie professionali, per le quali sono stati corrisposti
1.782 indennizzi.
Il costo in termini di inabilità temporanea dal lavoro,
accertamenti e cure mediche e riabilitative è notevole. Il mal
di schiena è un problema importante anche per gli elevati costi
sociali derivanti dalla limitazione funzionale e dalle
conseguenti ricadute sul Ssn, sull'attività produttiva e in
particolare sull'Inail. Da qui la ricerca delle migliori
soluzioni possibili per la diagnostica (che conta oggi su un
prezioso e innovativo contributo quale la Rmn dinamica), per il
trattamento chirurgico (spesso mini invasivo con più rapido
recupero funzionale) e per quello conservativo (valide tecniche
riabilitative).
Il convegno bolognese è coordinato dall'ortopedico Lucio
Catamo e dal neurochirurgo Josip Buric. (ANSA).