(ANSA) - BOLOGNA, 27 AGO - "Il servizio di guardia medica?
Mai detto che non ci sarà più, ma solo che verrà trasformato in
seguito al confronto in atto a livello nazionale". L'assessore
regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, precisa
il proprio pensiero in seguito alle polemiche scaturite negli
ultimi giorni, ribadisce che il servizio non verrà meno e che
nulla verrà cancellato senza un assetto migliore.
"Il servizio di guardia medica è discusso in questi mesi sul
tavolo del rinnovo della convenzione dei medici di medicina
generale - dice Venturi -. Mi spiace registrare una serie di
reazioni che non hanno ragione di essere. Per il semplice motivo
che il confronto con sindacati e professionisti esiste già, a
livello nazionale, come è giusto che sia. Io ho semplicemente
chiarito che l'attività ha sicuramente bisogno di una profonda
revisione. I cittadini che vi si rivolgono non hanno bisogno di
consigli telefonici, ma di una risposta pronta ai propri
bisogni. Per questo, su questi temi, la discussione ha bisogno
di avviarsi sugli obiettivi e sui mezzi da mettere a
disposizione di coloro che ne hanno necessità".
"Non ho mai detto che il servizio non ci sarà più - ha
precisato l'assessore -, ma che, così come lo conosciamo, sarà
trasformato. Il come scaturirà dal coinvolgimento di tutte le
parti interessate, a cominciare dai professionisti e dalle loro
rappresentanze. Dopo che il livello nazionale avrà puntualmente
definito i contenuti della nuova convenzione con i medici".
"Per ora - conclude - posso affermare che è stata proprio la
Regione Emilia-Romagna a inserire negli indirizzi nazionali la
priorità di garantire la copertura 24 ore su 24 dei servizi
territoriali di emergenza urgenza. Non cancelleremo nulla senza
prima aver definito un assetto migliore, che garantisca diritti
realmente esigibili e risorse a disposizione dei cittadini.
Sottoscrivo quindi tutte le perplessità di cui sono venuto a
conoscenza e garantisco che le porteremo, facendole nostre,
negli incontri romani che porteranno alla nuova convenzione".
(ANSA).