(ANSA) - PRATO, 05 APR - Cinque indagati a Prato per la
gestione del canile municipale affidata all'associazione di
volontariato Qua la zampa di cui è stata arrestata la
presidente. La procura ipotizza presunte condotte di
malagestione del canile.
Riguardo alla presidente della Odv, è stata eseguita a suo
carico un'ordinanza del gip di custodia cautelare personale agli
arresti domiciliari. Il gip ha riconosciuto a suo carico la
"sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati
di peculato, induzione indebita a dare o promettere,
ricettazione e concorso in falso materiale in atto pubblico".
Le indagini hanno riscontrato che venivano riscossi
indebitamente soldi dai proprietari dei cani vaganti e poi
catturati, quando invece tale denaro avrebbe dovuto confluire
nelle casse del Comune come spese per la "cattura e relativa
sanzione amministrativa". Inoltre, il procuratore Giuseppe
Nicolosi, riferisce anche che, sempre le indagini del Nas, hanno
riscontrato "l'indebita appropriazione di cani di privati con
allusive prospettazioni di sanzioni non dovute", "un'ipotesi di
ricettazione per l'occultamento nel canile di un cane oggetto di
un'attività delittuosa", e il "concorso nella realizzazione di
una falsa attestazione di riconsegna di un altro cane
nell'ambito dell'anagrafe canina", che è un registro pubblico.
Oltre all'esecuzione dell'ordinanza, il 4 aprile, il Nas ha
fatto perquisizioni nel canile e ha acquisito documenti al
Comune di Prato. Il Nas ha svolto le indagini insieme ai
carabinieri di Prato e sempre nelle investigazioni sono stati
assistiti dalle guardie zoofile dell'associazione Earth di
Prato. Il Comune spiega che "sin dal primo momento gli uffici
comunali hanno garantito massima collaborazione agli inquirenti
che stanno portando avanti l'inchiesta" e che "l'affidamento del
servizio era stato rinnovato tramite gara a fine 2022", "la
continuità del servizio sarà garantita". (ANSA).