(ANSA) - ANCONA, 10 GIU - Recuperare il terreno perduto
sull'internazionalizzazione, in uno dei momenti più difficili
degli ultimi decenni per lo sviluppo degli scambi e degli
investimenti tra i Paesi e le diverse macro aree economiche,
favorire l'ingresso e rafforzare la presenza del sistema
produttivo marchigiano di eccellenza sui mercati mondiali. Sono
gli obiettivi di un accordo quadro triennale di collaborazione
sottoscritto da Regione Marche e Ice. Alla presenza del
presidente Francesco Acquaroli, il documento è stato firmato dal
vice presidente della Regione Mirco Carloni e (da remoto) dal
direttore generale di Ice-Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane Roberto Luongo.
"Grazie all'Accordo siglato, assistiamo al rilancio di una
sinergia istituzionale che ci consente di fare squadra per
potenziare l'internazionalizzazione del nostro sistema
produttivo - ha detto Acquaroli -. Creeremo gli strumenti a
supporto delle imprese marchigiane affinché possano raggiungere
i mercati internazionali più facilmente rispetto alle
possibilità avute fino a oggi". Le Marche, ha ricordato il
presidente, sono "una piccola regione, con una grande storia
manifatturiera. Abbiamo sempre prodotto eccellenza, ma,
purtroppo, per la collocazione geografica e le infrastrutture
carenti, siamo stati sempre penalizzati nella capacità di
affermazione sui mercati esteri. Oggi col mondo che cambia,
dalla globalizzazione al digitale, diventa per noi
indispensabile mettere a sistema le energie e le esperienze
maturate per garantite un futuro al nostro sistema
imprenditoriale e trasmettere alle nuove generazioni le grandi
capacità maturate". Il vicepresidente Carloni ha definito
l'accordo "un momento importante per la ripresa delle nostre
imprese. Insieme all'Ice e alla Camera di commercio vogliamo
sostenere l'export regionale. Saremo un partner per formare le
competenze e garantire visibilità in tutte le fiere dove i
nostri produttori devono tornare protagonisti". L'export Marche,
ha ricordato, "segna un -23%. L'Ice firma con noi un accordo che
metterà sul tavolo una serie di iniziative concrete, davvero
utili per il sostegno alle imprese". Luongo ha parlato di "un
Accordo di grande rilievo messo in campo alla vigilia della
ripresa delle attività economiche e commerciali. L'export è
determinante per l'economia del nostro paese e contribuisce per
oltre il 30% del Pil nazionale. Nel 2020 ci apprestavamo di
superare la cifra di 500 miliardi di euro di export, ma la
pandemia ha determinato una battuta d'arresto al raggiungimento
di questo obiettivo, che ci apprestiamo a colmare nel prossimo
futuro. Le Marche contribuiscono con il 2,5% all'export
italiano, ma possono migliorare molto la loro quota grazie alla
presenza di distretti produttivi come l'agroalimentare, le
calzature, i mobili e il sistema casa, la meccanica e i
farmaceutici, settori di importanza fondamentale per le
esportazioni della regione". Accanto alla Regione Marche c'è la
Camera di Commercio, primo interlocutore nei progetti di
internazionalizzazione, che ha già avviato una una
collaborazione con Ice per la costituzione, presso sedi
territoriali dell'ente camerale, di Export Flying Desk. Proprio
oggi presso la sede di Ascoli Piceno è stato riaperto in
presenza lo sportello territoriale con un professionista Ice
dedicato. Spiega il presidente dell'ente camerale Gino Sabatini:
"Camera Marche intende incrementare la collaborazione con
l'Agenzia, supportando la preparazione delle Pmi ai mercati
internazionali. I servizi, in presenza e on line, saranno
portati gradualmente presso tutte e cinque le sedi territoriali
dell'ente camerale, e affiancheranno tutti gli altri servizi di
assistenza alle imprese". (ANSA).