(ANSA) - VENEZIA, 23 APR - Il Veneto, per primo in Italia,
disegna la road map dell'intera campagna vaccinale anti-Covid,
fissando il calendario con gli slot per tutte le fasce d'età. Le
somministrazioni dovrebbero finire il 14 novembre prossimo, con
i richiami dei più giovani, i ragazzi dai 16 ai 19 anni. Per
ogni fascia anagrafica è indicata anche la data d'inizio delle
prenotazioni on line per ricevere l'antidoto. E' la novità più
rilevante della giornata sul fronte del Covid in Veneto. Il
numero dei contagi si è confermato anche oggi sopra i mille casi
(1.035), mentre i decessi sono stati 20. I dati aggiornano così
a 406.066 il numero totale degli infetti dall'inizio
dell'epidemia, e a 11.203 quello delle vittime. La discesa dei
ricoveri è costante: in ospedale si trovano 1.615 malati Covid
(-39), dei quali 1.338 (-37) nei normali reparti medici, 227
(-2) nelle terapie intensive.
Il Veneto - secondo anticipazioni delle misure della cabina
di regia - sarà intanto 'zona gialla' da lunedì 26 aprile. Ma le
critiche le linee dettate dal Decreto riaperture non si fermano.
Il governatore Luca Zaia non concorda, ad esempio, con il
mantenimento del coprifuoco alle 22: "Abbiamo preso atto - ha
detto - che il coprifuoco non è un problema dettato dai
sanitari, ma, ci è stato detto, è una questione 'politica'. Ma
se è politico non è un problema, non ha alcun senso chiudere le
persone in casa se il problema non è di natura sanitaria".
Inoltre, secondo il presidente, rappresenterà uno scoglio per il
turismo: "chi va a fare villeggiatura in una località dove c'è
il coprifuoco alle 10 di sera? Non ci va nessuno. Non è una
contrapposizione con il Governo, ma la volontà di portare avanti
questa istanza con le altre Regioni". Per questo Zaia ha
aggiunto di sperare che il decreto "sia oggetto di un
'tagliando', perché è ragionevole pensare che sulla base dei
dati epidemiologici a maggio si apra un nuovo scenario". Per lo
stesso motivo il governatore ha detto di non capire la ratio
delle misure dei ristoranti, aperti dal primo giugno dalle 5 del
mattino alle 18 di sera: "dal punto di vista sanitario non hanno
alcun senso. Ieri una persona addetta ai lavori mi ha spiegato
che il significato è probabilmente quello di non consentire
troppe ore per le aperture".
Tornando al tema vaccini, il Veneto ha fissato appunto al 14
novembre la conclusione definitiva della campagna di
inoculazioni anti-Covid, con le somministrazioni alla fascia
16-19 anni. Il piano, elaborato dall'Area sanità e sociale, si
basa sulle previsioni di fornitura dei vaccini Pfizer, Moderna e
AstraZeneca. Al momento Johnson&Johnson viene tenuto a parte per
compensare eventuali carenze contrattuali degli altri;
AstraZeneca e J&Jverranno usati per i soggetti oltre i 60 anni.
Dal 31 maggio è prevista la vaccinazione per le fasce d'età dai
59 anni in giù, con l'utilizzo esclusivo di Pfizer e Moderna. Il
piano - che verrà aggiornato ogni due settimane in base agli
arrivi delle fiale - si basa su una stima di 239 mila consegne a
settimana nel secondo trimestre e 200 mila nel terzo. Il Governo
garantisce un outlook di 200-210 mila forniture a settimana, con
un 'delta' di 20-30 mila dosi che J&J dovrebbe colmare.
Tuttavia, nei primi 4 mesi dell'anno, in regione è giunto il 32%
di forniture in meno rispetto a quelle previste.
La fascia d'età numericamente più rilevante, 50-59 (756.076
soggetti) si presenterà ai centri vaccinali dal 31 maggio all'11
luglio (prime dosi) e finirà i richiami l'8 agosto. Un altro
dato positivo riguarda le normali attività ambulatoriali negli
ospedali, che riprenderanno da lunedì 26 aprile. Ripartiranno e
attività cliniche che erano state sospese per l'emergenza
Covid-19, sia quelle chirurgiche sia quelle ambulatoriali
specialistiche a 30 e 60 giorni. (ANSA).