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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
(Arv) Venezia 18 apr. 2024 - Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto è intervenuto oggi a Bruxelles alla seduta plenaria del Comitato europeo delle Regioni in qualità di relatore del Parere in materia di contenimento di microplastiche (“Prevenzione delle dispersioni di pellet di plastica per ridurre l'inquinamento da microplastiche”). Il parere è stato approvato all’unanimità e adottato quindi dal Comitato che ora lo trasmetterà alla Commissione Europea: questa dovrà tenerne conto prima dell’approvazione definitiva del nuovo Regolamento in materia, la cui efficacia non sarà mediata da atti di recepimento da parte dei singoli Paesi. L’iter che ha portato all’approvazione del parere è stato articolato e ha visto nei mesi scorsi lo svolgimento di una serie di incontri con stakeholder, associazioni di categoria di livello nazionale, operatori del settore, rappresentanze delle Regioni e organizzazioni di categoria europee.
“La dispersione di pellet di plastica rappresenta una delle principali fonti di rilascio non intenzionale di microplastiche nell’ambiente, avvenendo per mancanza di consapevolezza e inadeguata manipolazione da parte degli operatori economici lungo tutta la filiera: l’introduzione di misure di prevenzione e contenimento consente di incidere significativamente e in modo efficace. L’approvazione odierna vede il raggiungimento di un ottimo risultato, al termine di un iter complesso, e che soprattutto è il segnale dell’accoglimento di un modus operandi centrato su proporzionalità, ragionevolezza, equilibrio e sostenibilità economica”, afferma il Presidente.
Quattro le condizioni preliminari che hanno guidato nella formulazione della proposta di parere: la conformità alle strategie europee sul Green Deal in termini di contenuti, obiettivi e tempistiche; la coerenza rispetto alle altre norme di fonte comunitaria e/o internazionale, per evitare duplicazioni o sovrapposizioni, depotenziando così l’intervento; la definizione di misure adeguate agli scopi, percorribili tecnicamente e sostenibili economicamente; indicazioni certe che non si prestino ad interpretazioni diversificate in sede di applicazione a livello di singoli Stati. Il parere adottato prevede, oltre al resto, l’introduzione a carico degli operatori economici di valutare il rischio di dispersioni e di adottare misure di prevenzione, contenimento e pulizia, l’obbligo di formare il personale coinvolto nella manipolazione di pellet e l’introduzione di misure a carico dei vettori per prevenire e gestire eventuali dispersioni durante il trasporto dei pellet.
“Gli adempimenti da introdurre devono essere proporzionati e adeguati al raggiungimento degli scopi, ma anche ragionevoli e sostenibili da parte degli operatori economici, per i quali abbiamo previsto una differenziazione per micro e piccole imprese. Attenzione particolare deve essere posta anche al tema degli imballaggi, di diverse tipologie, e per l’adozione dei quali va lasciata una certa discrezionalità agli operatori, ferma restando l’indicazione in merito alle migliori condizioni possibili. Per i trasporti, ho sostenuto la necessità di evitare ulteriori vincoli o limiti assoluti di peso, perché questo moltiplicherebbe il numero di imballaggi e di trasporti in contrasto con le stesse politiche comunitarie. Sono infine particolarmente soddisfatto dell’accoglimento delle proposte di un maggiore coinvolgimento degli enti locali e regionali coinvolti in caso di possibili incidenti, affinché sia garantita nei loro confronti una tempestiva ed adeguata informazione. Attenzione invece agli aspetti di natura prettamente operativa e di coordinamento, che vede già il coinvolgimento delle autorità locali competenti: l’obiettivo è quello di semplificare, non sovrapporre. L’auspicio è che il parere rappresenti adeguatamente l’interesse dei nostri territori e allo stesso tempo contribuisca alla definizione di una materia chiara e completa: l’obiettivo è quello di garantire un’applicazione uniforme delle norme stesse da parte dei singoli Paesi della CE”.
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