(ANSA) - FIRENZE, 15 APR - Pasqua e i ponti di aprile fanno
tornare il sorriso agli operatori turistici della Toscana.
L'indagine condotta da Confcommercio Toscana registra una
sostanziale stabilità nelle previsioni dei titolari di strutture
ricettive e pubblici esercizi, ma le prenotazioni sono partite
con un leggero anticipo rispetto allo scorso anno, e la durata
media del soggiorno rispetto alle festività pasquali del 2013
subisce un pur minimo aumento.
"Se il 23% delle prenotazioni del periodo supera le tre
notti, la maggior parte degli italiani resterà in Toscana solo
da una a due notti. E' comunque un segnale positivo per il
movimento del turismo interno la rinnovata tendenza a prenotare
in anticipo, soprattutto perché nel periodo dei ponti pasquali è
ormai consolidato il last minute", spiega Franco Marinoni,
direttore generale di Confcommercio Toscana. "Nelle piccole
strutture - aggiunge - saranno gli italiani a fare il grosso
delle presenze, non solo nelle città d'arte, ma anche nei
piccoli centri urbani e nella campagna. Le strutture inserite
nei circuiti internazionali ospiteranno invece molti stranieri:
francese e tedesca le nazionalità più presenti, che hanno da una
settimana a quindici giorni a seconda delle diverse aree
geografiche, ma continua la crescita di visitatori spagnoli,
inglesi e scandinavi".
La spesa media per una camera doppia si aggira tra gli 80 e i
120 euro, ma la stragrande maggioranza dei turisti che hanno già
prenotato si è premurata di non spendere oltre i 90 euro a
notte. Le fasce di età più rappresentate saranno quelle dai 30
ai 50 e dai 50 in su. "Per forza - commenta Franco Marinoni - i
più giovani faticano a trovare un lavoro, difficile che riescano
a passare qualche notte in hotel già a primavera. Eppure il
periodo è propizio alla vacanza low budget ma la
destagionalizzazione dei flussi è ancora un miraggio. Abbiamo
recentemente gettato una qualche base con lo spostamento in
avanti dell'inizio della scuola a settembre, ma su questo fronte
c'è ancora molto da fare".
Per Aldo Cursano, presidente regionale e vicario nazionale Fipe
Confcommercio, comunque, "non si può parlare di vera ripresa ma
il migliorato clima politico di questi giorni - e soprattutto il
meteo di una primavera in piena regola - fanno attendere a
esercenti e ristoratori un andamento vantaggioso rispetto al
2013. Le città d'arte e i borghi rurali saranno probabilmente
presi d'assalto nei giorni dopo Pasqua, ma anche sulla costa
molti operatori hanno ritenuto conveniente anticipare la
stagione. Rispetto allo scorso anno comunque gli imprenditori
registrano un incremento delle prenotazioni anche per il pranzo
pasquale (+8%) e la stima è che nei giorni che vanno dal 20 al
primo maggio ci sarà un incremento in termini di coperti, se non
di fatturato. Le famiglie possono permettersi spese contenute ma
non rinunceranno alla gita di primavera, al pranzo con la
famiglia e all'ottimismo legato alla festività pasquale".