(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 03 AGO - La fondazione
pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha approvato un ampio
programma di soccorso composto da quasi 200 progetti per
proteggere dalla pandemia sacerdoti, religiosi, catechisti, le
loro famiglie e comunità intere in più di 140 diocesi
dell'India. Per dare corpo a questo pacchetto di aiuti saranno
necessari oltre 5 milioni di euro, che verranno raccolti dalle
23 sezioni nazionali della fondazione, compresa quella italiana.
Quando l'India è stata colpita dalla prima ondata della
pandemia, tra giugno e settembre 2020, le istituzioni cattoliche
locali hanno fatto fronte alla crisi attingendo alle loro
riserve finanziarie. Dopo oltre un anno di impegno per sostenere
e proteggere le proprie comunità, i fondi sono terminati. Le
congregazioni religiose stanno sperimentando gravi difficoltà
anche nel reperimento del cibo. Questa situazione sta colpendo
la Chiesa in tutta l'India e in ogni Stato federale,
dall'Arunachal Pradesh nel nord-est al Kerala nel sud-est del
Paese.
"Grazie ai progetti di Acs verranno forniti - riferisce la
fondazione pontificia - ossigeno, apparecchiature per la
filtrazione dell'aria, cure mediche per quanti sono affetti dal
Covid, sostegni di emergenza per le famiglie più bisognose,
dispositivi di protezione personale come mascherine, gel
disinfettante, guanti e schermi facciali. Alcuni dei
finanziamenti saranno destinati a quanti lavorano nelle
istituzioni gestite da congregazioni religiose e diocesi, in
particolare scuole e centri pastorali, costretti a chiudere a
causa della pandemia lasciando così lavoratori e famiglie senza
reddito. Altre iniziative sono destinate a sostenere i
catechisti, il cui ruolo è diventato ancor più importante per
raggiungere le comunità situate in aree remote, difficilmente
raggiungibili dai sacerdoti specie in questa fase pandemica".
Mons. Bhagyaiah Chinnabathini è vescovo della diocesi di
Guntur, una delle zone più colpite dello Stato indiano di Andhra
Pradesh, nel sud-est del Paese. In un colloquio con Acs racconta
che "le chiese, le scuole e tutti i nostri centri di formazione
e animazione sono chiusi. Abbiamo 171 sacerdoti che lavorano
nella diocesi e 590 catechisti che ci aiutano nel ministero
attivo". Tutti loro sono stati profondamente colpiti dalla
pandemia, cinque sacerdoti e molti catechisti sono morti per il
Covid-19. "Molti altri sono malati e non siamo in grado di far
fronte alle spese mediche per i nostri sacerdoti", aggiunge il
prelato. (ANSA).