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"Il sesso degli angeli",la Chiesa in crisi sulla morale sessuale

Inchiesta di Scaramuzzi su pedofilia, femminismo, dibattito Lgbt

(ANSA) - ROMA, 03 MAR - "La crisi che ha investito la Chiesa cattolica mondiale ha aperto uno squarcio su un potere maschile, presbiterale, episcopale che non è stato in grado di tutelare i bambini e le bambine che gli erano stati affidati. Un potere che, allora, deve essere meglio esercitato, può̀ essere riformato, non è più̀ indiscutibile". Uno dei presupposti da cui parte il vaticanista Iacopo Scaramuzzi nel suo nuovo libro "Il sesso degli angeli. Pedofilia, femminismo, lgbtq+: il dibattito nella Chiesa" (Edizioni dell'Asino, Roma 2022, 207 pagine, 18 euro) è che quando il cardinale Carlo Maria Martini diceva che la Chiesa è "indietro di 200 anni", non citava una cifra a caso: è per reazione alla Rivoluzione francese del 1789, infatti, che il magistero ha congelato la propria morale sessuale, ultimo ambito in cui, perduto il potere politico, può ancora esercitare un'influenza determinante sui fedeli e sulla società. E così, mentre è evoluta, pur gradualmente, sui fronti più diversi, dal rapporto con le altre fedi alla dottrina sociale, dalla liturgia all'ecclesiologia, quando si tratta di sesso, Santa Romana Chiesa rimane strenuamente anacronistica, nonostante masse di fedeli non seguano più i suoi dettami.
    Ma è proprio il nodo del potere a infrangere ora lo status quo. L'epocale crisi degli abusi sessuali - e ogni abuso sessuale è un abuso di potere - ha creato una frattura profonda; una crisi di sistema, la più grave per la cattolicità dai tempi della Riforma protestante, che sta mettendo in discussione sia una concezione "sacralizzata" del sacerdozio sia la stessa morale sessuale.
    L'abuso sofferto dalle donne, poi, è "l'altro scandalo della Chiesa". Ma rispetto al passato, stavolta il malumore esplode pubblicamente: mentre tutta la società è entrata in un'epoca di ripensamento dei rapporti di genere, sulla scia del 'me too' c'è un movimento 'nuns too', "anche le suore"; che converge con le proteste contro la marginalizzazione e la sottomissione; e si intreccia con la minaccia di molte donne, religiose e laiche, a cui non basta qualche bel discorso del magistero sul "genio femminile", e sono pronte a lasciare, provocatoriamente, la Chiesa.
    La stessa ebollizione emerge attorno al tema dell'omosessualità, che svela in seno alla cattolicità posizioni inconciliabili: non è più il tempo in cui un pronunciamento della Sede apostolica chiude la discussione. E se nel '68 fu l'enciclica Humanae vitae sulla procreazione ad assurgere a cartina di tornasole dell'atteggiamento della Chiesa verso la modernità, ora sono le identità sessuali a misurarne la propensione a rimanere sulla difensiva, o abbracciare un'idea più comprensiva - e più serena - delle relazioni umane, dell'amore, della sessualità. Francesco, poi, è un Papa non ossessionato dai peccati "sotto la cintura", e ha fatto spazio alle obiezioni, e ai conflitti, che covavano da tempo sotto la cenere.
    Bergoglio, e chiunque verrà dopo di lui, si confronta con la sfida di far recuperare alla cattolicità 200 anni di ritardo, a rischio di amplificare le divisioni in una Chiesa già attraversata da radicate differenze culturali e ideologiche.
    Visti da Roma, in effetti, dietro le accese discussioni in corso in Germania e negli Usa si staglia lo spettro di due "scismi", uno di sinistra e uno di destra: dopo l'esplosione della crisi degli abusi, i cattolici tedeschi cercano una nuova comprensione del celibato sacerdotale, del ruolo delle donne e della morale sessuale, mentre i vescovi americani sono sempre più focalizzati sulla "guerra culturale" attorno alla questione dell'aborto, tanto più forte per la presenza di Joe Biden, un presidente cattolico, il secondo dopo Jfk, risolutamente "pro choice". Un quadro geo-ecclesiastico incandescente. Dove l'unica certezza è che per la Chiesa cattolica i nodi sono ormai venuti al pettine.
    Una Chiesa ancora focalizzata sui singoli atti sessuali, anziché sulle relazioni, che per la dottrina non possono mai avvenire al di fuori del matrimonio e non possono mai precludere la possibilità della procreazione. Convinta che ogni pur piccola evoluzione del magistero la farebbe scivolare sul piano inclinato del trionfo definitivo della secolarizzazione.
    Spaventata dalla società contemporanea, o comunque attraente per persone spaventate e pericolose. Fautrice di una visione così angelicata della sessualità umana da proporre un modello irrealistico, e divenire, poco evangelicamente, ossessionata dal sesso. Un raffronto tra due manuali del confessore, prima e dopo il Concilio vaticano II, mostra quanto la morale sessuale cattolica sia evoluta nel corso del tempo, quanto lenta tale evoluzione sia stata, e quanto ora non possa non accelerare.
    Quella di Scaramuzzi, pubblicata dalla casa editrice di Goffredo Fofi, è un'inchiesta giornalistica che dà voce ad attiviste, sociologi, storici e storiche, giornalisti, teologi e teologhe - tra le interviste quelle a Jason Berry, il primo giornalista che ha svelato gli abusi sessuali sui minori, e a Mary McAleese, presidente della Repubblica d'Irlanda dal 1997 al 2011 -, donne e uomini che in questi anni hanno visto una "opinione pubblica" cattolica non monolitica, nell'urgenza di un dibattito che appare a tutti come non più rinviabile. (ANSA).
   

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