(ANSA) - CITTA' DI CASTELLO (PERUGIA), 5 OTT - "L'ospedale di
Città di Castello nella rete regionale rappresenta uno dei
quattro presidi di punta che ci permettono di coprire il
fabbisogno della popolazione regionale per le tutte le
prestazioni sanitarie medio-alte, favorendo quindi le cure
nell'ambito del servizio sanitario regionale con pochissima
mobilità verso altre regioni": lo ha detto la presidente della
Regione, Catiuscia Marini intervenuta, insieme all'assessore
regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca
Barberini, all'inaugurazione del nuovo servizio di endoscopia
digestiva dell'ospedale di Città di Castello.
"L'Asl sta facendo un lavoro articolato - ha detto Marini -
che concorre ad ammodernare il servizio sanitario che, se da una
parte deve garantire l'efficienza nella gestione quotidiana,
dall'altra si deve muovere in base ad una programmazione. Il
servizio sanitario infatti, se paragonato alla rete delle
garanzie sociali, deve avere un adattamento più veloce e
rispondente alle tecnologie e alle nuove cure, nonché alla
ricerca scientifica applicata alla farmaceutica e anche alla
formazione permanente del personale. Tutto ciò trova motivazione
nel fatto che si interviene in una sfera delicata del cittadino
come appunto la salute che richiede il lavoro di una macchina
complessa che lavori per l'erogazione di servizi di qualità in
tempi congrui e contemporaneamente punti all'innovazione, e
all'anticipazione di alcuni servizi attraverso la
programmazione. Questa è la sfida più alta che la Regione e i
circa 12 mila dipendenti del Servizio sanitario regionale sono
chiamati ad affrontare e realizzare. L'Umbria, grazie
all'innovazione e al lavoro di squadra portato avanti negli anni
e grazie all'impegno dei professionisti, è stata capace di
raggiungere alti risultati e dai dati del ministero della Salute
emerge che siamo la regione del Centro Italia che ha più
innovato le tecnologie e le strumentazioni, anche grazie al
lavoro oculato e attento delle aziende che investono le
risorse".
Facendo riferimento ai fondi per la sanità la presidente ha
precisato che "bisogna tener sotto controllo due fattori e cioè
l'equilibrio economico e la garanzia di servizi efficienti". "Un
risultato questo - ha detto - che si raggiunge anche grazie al
comportamento corretto di chi opera in sanità e si occupa anche
della spesa per la farmaceutica. Per questo, devo dire grazie
alle professionalità che operano nella sanità umbra che ci hanno
permesso di raggiungere grandi risultati e di mantenere, come
poche regioni, i conti in ordine senza mai aver dovuto
approntare piani di rientro, raggiungendo quasi il massimo nella
classifica dei punteggi (199) dei livelli essenziali di
assistenza".
Concludendo la presidente ha affrontato il tema delle
riforme. "Dobbiamo lavorare su quattro punti - ha precisato - e
cioè sul personale, le strutture, i farmaci e le tecnologie. In
particolare sulla farmaceutica voglio ringraziare i Nas per il
lavoro di controllo che svolgono perché il sistema sanitario è
di tutti e ciascuno di noi è cosciente di spendere soldi dei
cittadini, quindi tutti dobbiamo fare in modo che ogni risorsa
utilizzata vada investita per estendere i servizi e per fare ciò
che serve per la salute dei cittadini. Sui farmaci abbiamo
raccolto una grande sfida garantendo i farmaci per l'epatite C e
introducendo tutti i farmaci oncologici come garantito dalle
linee guida del Ministero della Salute e questo ha comportato
scelte ben precise". Infine, in riferimento al personale la
presidente ha ricordato che "saranno portati alla
stabilizzazione in 500 e che è stato avviato con un piccolo
gruppo di Regioni un lavoro per l'autonomia in alcuni materie
compresa la sanità, che consentirebbe di superare i tetti per la
stabilizzazione e fare una programmazione più attenta ai bisogni
anche garantendo il turn over dei medici e dei professionisti".
"C'è un forte gap tra il numero degli specializzandi e la
richiesta di medici - ha evidenziato l'assessore Barberini - e
questo è un problema che diventerà sempre più evidente andando
in avanti negli anni e sul quale occorre intervenire. Così come
bisognerà ridare carburante al sistema sanitario attraverso
nuove risorse evitando il rischio di avere nel nostro paese meno
poveri e più malati".
L'assessore, ha quindi ribadito che la sanità umbra è in
movimento e che la Regione "continua ad investire per dare
risposte sempre più idonee alla domanda di salute dei cittadini
anche grazie alla competenza delle professionalità che vi
operano". "Siamo convinti però - ha sostenuto - di voler
migliorare ancora di più l'attività programmata e stiamo
lavorando a un nuovo piano per la riduzione delle liste di
attesa".
Relativamente all'ospedale di Città di Castello l'assessore
ha detto che "c'è una vera attenzione verso il presidio
ospedaliero che ha un ruolo strategico all'interno della rete
emergenza-urgenza regionale e lo dimostra anche il fatto che,
oltre agli investimenti per la strumentazione e per migliorare i
servizi, in questi giorni la giunta ha approvato un atto per la
sistemazione della struttura compresa l'area parcheggi".
I lavori per il servizio di endoscopia digestiva, conclusi
nei giorni scorsi, sono durati circa cinque mesi ed hanno
portato alla completa ristrutturazione dei 300 metri quadri
dedicati al nuovo servizio. L'investimento complessivo è stato
di circa 580 mila euro, 350 mila per i lavori di adeguamento dei
locali e 230 mila per le tecnologie. (ANSA).