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Barberini, in prima linea contro sepsi

In Umbria registrati 3.003 ricoveri, mortalità 31 per cento

(ANSA) - PERUGIA, 13 SET - "L'Umbria è in prima linea nella lotta alla sepsi, sindrome complessa e di difficile gestione, con azioni concrete promosse dal 'Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente' e attività di sensibilizzazione dei cittadini e del personale sanitario per il riconoscimento e il trattamento tempestivi della stessa": lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini. Lo ha fatto in occasione della "Giornata mondiale della sepsi", istituita per informare le persone su questa patologia, che in Umbria ha fatto registrare 3.003 ricoveri, con una mortalità del 31 per cento.
    "La sepsi - ha spiegato Barberini in una nota - è generata da un'infezione che può dare origine a una reazione anomala, capace di danneggiare gli organi rendendoli non più funzionanti.
    Rappresenta una condizione clinica frequente, di difficile diagnosi e la prima causa di morte per infezione se non riconosciuta e non trattata tempestivamente. Secondo gli esperti, uccide dieci volte più dell'infarto, quattro volte di più del tumore del colon, cinque volte di più dell'ictus ed è causa o fattore contribuente nella metà dei decessi in ospedale.
    In Umbria si è verificato un progressivo incremento dei ricoveri per sepsi: 2.040 casi nel 2014, 2.338 nel 2015, 2.473 nel 2016 e 3.003 nel 2017 con una mortalità fra il 31 e il 33 per cento".
    "Con l'obiettivo di riconoscere e trattare tempestivamente questa malattia e ridurne la mortalità - ha detto ancora l'assessore - la Regione, grazie al 'Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente' ha definito linee guida regionali, per gli operatori sanitari, per la gestione della sepsi e dello shock settico, al fine di garantire interventi diagnostico-terapeutici omogenei, sia a livello ospedaliero sia extra ospedaliero". (ANSA).
   

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