(ANSA) - TERNI, 4 SET - Ha preso il via, questa mattina, alla
presenza del direttore generale Imolo Fiaschini, del direttore
sanitario Pietro Manzi, della dirigente del servizio Formazione,
Comunicazione e Relazioni Esterne Maria Stefania Gallina e della
responsabile del 118 di Terni, Narni e Amelia nonché
coordinatrice scientifica del corso Donatella Granati, presso il
Centro Formazione di viale Bramante dell'Azienda Usl Umbria 2,
l'edizione del "Corso di formazione per l'acquisizione
dell'attestato di idoneità all'attività di emergenza sanitaria
territoriale", promosso dalla Regione Umbria in collaborazione
con le Aziende sanitarie Usl Umbria 1 ed Usl Umbria 2.
Il progetto formativo nasce su mandato della Giunta regionale
per far fronte alla carenza di professionisti nelle postazioni
di pronto soccorso e 118 delle Asl umbre, è rivolto a 58 medici
neolaureati (22 gli iscritti al corso di Terni) e si articola in
350 ore di insegnamento (formazione teorica e pratica
all'interno dei servizi di emergenza urgenza dei presidi
ospedalieri: pronto soccorso, medicina e chirurgia d'urgenza,
rianimazione, cardiologia e terapia intensiva, ortopedia,
centrale operativa 118) finalizzate all'acquisizione di tutte le
competenze professionali necessarie per far fronte alle
emergenze del 118 e dei pronto soccorso.
Il tirocinio pratico - è detto in un comunicato dell'Usl
Umbria 2 -, in particolare, svolto nei servizi di emergenza -
urgenza e coordinato da "tutor" esperti di elevata
professionalità, sarà incentrato sulla rianimazione
cardiopolmonare, gestione delle vie aeree, ventilazione
meccanica invasiva e non, accessi arteriosi e venosi centrali,
gestione ferite e tecniche di sutura, lettura Ecg ed
emogasanalisi arteriosa (Ega) e pacing cardiaco transcutaneo
(terapia elettrica in emergenza nei casi di arresto cardiaco).
Approfondimenti specifici sono previsti per acquisire nozioni e
manualità di piccola chirurgia, riferita al corretto trattamento
della traumatologia, per le tecniche di estrazione ed
immobilizzazione di un paziente traumatizzato, per le
implicazioni medico legali nell'attività dell'emergenza, per
l'utilizzo della tecnologia connessa con l'emergenza
territoriale. Fondamentali saranno quindi le tecniche e le
pratiche di gestione di situazioni complesse al fine di formare
professionisti, in prima linea, in grado di decidere in pochi
secondi e saper valutare con tempestività le situazioni di
criticità anche integrandosi con la cabina di regia regionale e
con la rete regionale di soccorso.
I medici, al termine del percorso formativo e della
valutazione finale, potranno essere impiegati nei servizi di
emergenza ed assicurare, di conseguenza, una presenza adeguata
di operatori specializzati in un ambito particolare della
sanità, in cui il numero dei medici specialisti non è
sufficiente a coprire il fabbisogno delle Aziende sanitarie
locali. (ANSA).