(ANSA) - PERUGIA, 25 AGO - Nella Usl Umbria 1 le vaccinazioni
in età pediatrica sono in costante crescita e la copertura per
il vaccino esavalente ha superato il livello di sicurezza del
95%, come emerge dai dati del 2017 e del primo semestre di
quest'anno.
L'aumento dell'affluenza ai centri di salute, dovuto
all'incremento delle vaccinazioni obbligatorie, ha portato la
direzione aziendale ad adottare alcune iniziative di
potenziamento e ammodernamento dell'organizzazione per garantire
minori tempi di attesa e maggior comfort per i bambini e i loro
familiari.
"L'attività vaccinale è decentrata a livello territoriale nei
22 Punti di erogazione distribuiti uniformemente nei distretti
sanitari al fine di rendere l'offerta più aderente possibile
alle esigenze della popolazione" sottolinea il direttore
generale dell'Usl Umbria 1, Andrea Casciari. "Dopo
l'introduzione delle nuove norme in materia di prevenzione
vaccinale (Legge 119/2017) che ha esteso a dieci il numero di
vaccinazioni obbligatorie - aggiunge -, si è assistito ad un
costante aumento dei tassi di copertura e contestualmente ad un
maggiore afflusso di cittadini presso i centri di salute. Nel
corso dell'ultimo anno, sono pervenute alla nostra azienda
alcune segnalazioni da parte dei cittadini, riguardanti la
situazione del centro di salute di San Sisto, a Perugia, che è
quello dove si effettuano il maggior numero di vaccinazioni a
livello aziendale. Tali segnalazioni ci hanno dato l'opportunità
di rivedere l'organizzazione e migliorare l'accesso al servizio,
al fine di ridurre i disagi per i bambini e i loro genitori.
Pertanto dal mese di settembre, a San Sisto, saranno potenziate
le sedute mattutine, portando da 60 a 90 i posti disponibili e
affiancando un secondo ambulatorio a quello esistente. Inoltre
le sedute mensili passeranno da 15 a 18, consentendo di erogare
complessivamente circa 300 prestazioni in più ogni mese. Accanto
a questo potenziamento che avrà effetti nell'immediato,
intendiamo rivedere l'intero percorso di prenotazione delle
sedute vaccinali, in tutti i punti di erogazione della Usl,
facendo recapitare a casa dei cittadini l'invito con data e ora
dell'appuntamento, con possibilità di modifica a richiesta,
analogamente a quanto avviene per gli esami di screening. In
questo modo potremo ridurre i tempi di attesa all'interno degli
ambulatori vaccinali per i genitori e i bambini".
Nel 2017 nella Usl Umbria 1 la vaccinazione esavalente
(polio, difterite, tetano, pertosse, epatite B, haemophilus B)
ha registrato un valore di copertura del 95,26%, superando
l'obiettivo ministeriale del 95%, con un trend di crescita
rispetto agli anni precedenti che riguarda anche le coperture
per pneumococco (93,25%), morbillo-parotite-rosolia (93,93%) e
meningococco (92,40%), vaccinazione da Hpv e meningococco nei
dodicenni.
L'Usl sottolinea che le vaccinazioni "costituiscono uno dei
più potenti strumenti di prevenzione nel campo delle politiche
di sanità pubblica". "Tale pratica - aggiunge - comporta
benefici non solo per effetto diretto sui soggetti vaccinati, ma
anche in modo indiretto, inducendo protezione ai soggetti non
vaccinati. Raggiungere una copertura soddisfacente e riuscire a
eliminare alcune delle malattie prevenibili, come il morbillo o
la rosolia, sono alcuni degli obiettivi prioritari dei Piani di
prevenzione nazionale e regionali. A tal proposito, la Regione
Umbria si è espressa recentemente a favore del mantenimento
dell'obbligo della certificazione vaccinale per l'iscrizione a
tutte le scuole della Regione, annunciando l'adozione di una
propria legge regionale. Nonostante l'evidenza sugli importanti
esiti ottenuti con le vaccinazioni di massa, le coperture
vaccinali per alcune malattie non sono ancora ottimali in tutte
le Regioni, non raggiungendo i valori-soglia specifici che ne
garantirebbero un controllo adeguato o l'eliminazione. Si
tratta, in particolare, di alcune vaccinazioni come quella
contro il morbillo o la rosolia, malattie che ancora oggi in
Italia hanno una frequenza rilevante. Il morbillo può
determinare nel 10% dei casi complicanze importanti, che possono
anche essere mortali. La rosolia, se contratta dalla donna
incinta, può determinare forme di rosolia congenita con rischio
di interruzione di gravidanza o di gravi effetti malformativi
nel nascituro".
Per maggiori informazioni sul tema delle vaccinazioni è
possibile consultare la pagina web
www.uslumbria1.gov.it/media/vaccinazioni-info-e-mappa-dei-serviz
i. (ANSA).