(ANSA) - PERUGIA, 3 AGO - "La legge italiana garantisce il
diritto della donna di partorire in anonimato, consentendo alla
madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell'ospedale
dove è venuto alla luce affinché sia assicurata l'assistenza e
la tutela giuridica sia della madre sia del bambino": a
ricordarlo, dopo il ritrovamento del corpo senza vita di un
neonato abbandonato, nella serata di ieri, nel parcheggio di un
supermercato di Terni, è la capo ostetrica dell'ospedale Santa
Maria, Maria Antonietta Bianco.
"Siamo naturalmente molto addolorati sia per la mamma,
probabilmente lasciata sola nella disperazione - commenta la
dottoressa Bianco - sia per il neonato, che poteva salvarsi e
vivere in una famiglia. Purtroppo ancora troppe donne non sanno
che in ogni punto nascita italiano è possibile partorire in
anonimato perché la legge tutela sia loro sia i propri figli".
"Rispetto alla nostra esperienza - spiega - le donne che hanno
fatto questa scelta sono pervenute al nostro ospedale talvolta
seguite dai servizi sociali ed altre volte spontaneamente.
L'ultimo caso lo abbiamo avuto nel 2016".
In Italia oltre alla possibilità di lasciare i neonati
eventualmente non nati in ospedale nelle culle termiche
(presenti in Umbria all'ospedale di Città di Castello e al
residence Chianelli, presso l'ospedale di Perugia), la normativa
vigente garantisce la tutela dell'anonimato della partoriente in
ogni ospedale del territorio nazionale. (ANSA).