(ANSA) - MAGIONE (PERUGIA), 14 MAR - Il sindaco di Magione,
Giacomo Chiodini e il direttore generale della Usl Umbria 1,
Andrea Casciari, hanno sottoscritto la concessione in comodato
d'uso gratuito del secondo piano della struttura di piazza
Simoncini, disponibili dopo il trasferimento degli uffici
comunali, che saranno destinati alla riorganizzazione del locale
centro di salute.
Si tratta di circa 800 metri quadri. L'Usl - si legge in una
sua nota - sta operando una riorganizzazione dei servizi al fine
di una migliore fruibilità e, laddove possibile, un ampliamento.
I primi cambiamenti saranno percepibili già dall'ingresso dove
sono previste modifiche nell'area del Cup e in quella di attesa
oltre alla ricollocazione logistica di tutti i servizi presenti
al piano terra.
Per il poliambulatorio, collocato al primo piano, oltre a
migliorare gli spazi per gli ambulatori esistenti l'Usl lavorerà
per l'attivazione di nuove specialità necessarie alla rete
aziendale per i servizi specialistici territoriali. Previsto
l'accentramento del servizio riabilitazione età evolutiva del
Trasimeno nella struttura di Magione almeno per quanto riguarda
le prime visite e le valutazioni in equipe, lasciando i
programmi operativo-riabilitativo nelle singole sedi dei servizi
territoriali prossimi alla residenza.
Sempre al primo piano, maggior spazio, riservatezza e
comfort, saranno pensate per il consultorio, non più unito al
poliambulatorio come è attualmente. Aree "adeguate" ad un nuovo
e più efficace metodo di lavoro (su gruppi di pazienti e di
genitori) anche per il centro di salute mentale, con la
prospettiva di avvalersi di nuove professionalità e una
collaborazione specifica con il servizio di dipendenze su
pazienti con doppia diagnosi.
Nuovi ambulatori saranno messi a disposizione dei medici di
medicina generale e dei pediatri di libera scelta che decidano
di trasferire la attività nel Centro di salute, al fine di
realizzare le Aggregazioni funzionali territoriali, fulcro del
nuovo modello di sanità voluto dalla Regione. Le Aft, tra le
altre cose, hanno lo scopo di favorire una maggiore
collaborazione tra operatori dipendenti (infermieri, medici,
ostetriche, terapisti della riabilitazione) e medici
convenzionati per migliorare l'organizzazione del sistema
territoriale di primo soccorso, pronto soccorso e ricovero
ospedaliero. (ANSA).