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Province: Cgil-Ciusl-uil, riforma da rivedere

"Rafforzare tutele, chiarire assetto e stanziare risorse"

(ANSA) - CAGLIARI, 23 DIC - Cgil, Cisl e Uil sollecitano modifiche al testo di riforma che verrà approvata oggi dalla Giunta e andrà in commissione con un iter di alcuni mesi. Secondo i segretari regionali della Funzione Pubblica - Nino Cois, Davide Paderi e Fulvia Murru - "occorre agire per migliorare la bozza della Giunta, rafforzando le tutele, chiarire l'assetto istituzionale e organizzativo e avere tutte le risorse finanziarie per gestire anche i tagli nazionali. Il primo giudizio - come peraltro già anticipato ieri dall'ANSA - è pertanto negativo e tutte le insidie dovranno essere superate con una riforma di maggiore garanzia e chiarezza". "La vertenza nazionale sul riordino degli enti intermedi e gli effetti della riforma Delrio sono entrati nel confuso dibattito sardo sulla riforma degli Enti locali e sull'assurdo post-referendum - spiegano -. Le scelte sulla riforma spettano alla Sardegna, purtroppo dentro la rigida cornice nazionale. Ma vi sono comunque margini importanti, per utilizzare al meglio la carta della specialità e non subire riforme difficili come questa, da coniugare con la nostra specificità". Per Cgil, Cisl e Uil, "i commissari delle nuove province gestiranno comunque la fase transitoria, che non sarà breve. Il nuovo assetto intermedio nascerà anche da un processo decisionale dal basso, anche per questo non sarà breve, ma il criterio sembra puntare comunque a una riduzione, anche nel nuovo livello intermedio, degli attuali confini e specificità. A questo si aggiunge che non vi è ancora traccia sulle Asl, come previsto nella apposita norma". I sindacati pongono l'accento "sull'assoluta salvaguardia dei posti di lavoro, tutti, anche se la bozza in alcuni punti va rafforzata. Nella fase transitoria non ci sarà alcuna modifica di datore di lavoro e dopo la norma si prevede una fase tecnico-giuridico-funzionale, dove le oltre 100 funzioni verranno riallocate e il personale seguirà le stesse. Questo è uno dei punti più controversi e delicati da seguire nel tavolo che sarà contestuale all'osservatorio tra le istituzioni".

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