"La nuova organizzazione
territoriale e amministrativa passerà per gli ambiti ottimali e
gli ambiti territoriali strategici, tenendo conto delle regioni
storiche, della continuità territoriale dei Comuni e della
coerenza con i Plus (Piani locali unitari dei servizi alla
Persona)". Così l'assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu,
sottolinea le caratteristiche principali del disegno di legge di
riordino delle Province e degli enti locali in Sardegna.
Nel provvedimento ci si sofferma particolarmente sulle
politiche regionali per i territori svantaggiati e si prevedono
azioni specifiche e misure di sostegno, incentivi per le
iniziative che tutelano la valorizzazione delle vocazioni
produttive dei territori. Sul trasferimento del personale delle
Province, compreso quello delle società in house, l'assessore
spiega che "la Regione garantirà i servizi ai cittadini e i
livelli occupativi di tutto il personale interessato dal
processo di riorganizzazione".
"Il disegno di legge di riordino degli Enti locali va nella
direzione della semplificazione dei livelli amministrativi e di
governo per una maggiore qualità ed efficacia nell'erogazione
dei servizi ai cittadini - ha detto l'assessore incontrando
questa mattina la Conferenza permanente Regione-Enti locali e
nel pomeriggio i rappresentanti sindacali - I livelli sono
essenzialmente due: Regioni e Comuni. Prevediamo un
rafforzamento dell'associazionismo comunale attraverso l'Unione
di Comuni: l'adesione sarà obbligatoria. Inoltre sarà istituita
la città metropolitana di Cagliari estesa ai soli comuni
limitrofi e di stretta relazione con il capoluogo".
Il ddl prevede poi incentivi specifici alle attività e
iniziative volte alla tutela e alla valorizzazione delle
vocazioni produttive dei territori. Previsto anche un
Osservatorio regionale, al quale parteciperanno Comuni e
Province, per proporre il trasferimento delle funzioni dalle
Province ai Comuni e Unioni di comuni.
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