(ANSA) - CAGLIARI, 27 NOV - Lo sgravio dell'Irap, l'imposta sulle attività produttive, potrebbe passare dal 70% al 35%. L'ipotesi, ancora in fase di valutazione da parte del governatore Francesco Pigliaru e dell'assessore della Programmazione Raffaele PAci, è stata presentata oggi al vertice sulla Finanziaria 2015 con i capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale. L'idea di un ritocco all'aliquota, abbattuta appunto del 70% in Sardegna con la Manovra del 2013, punta a mitigare i tagli dello Stato, contando sul fatto che questa riduzione verrebbe compensata dall'intervento statale che scorpora il costo dei lavoratori dipendenti dall'imponibile delle aziende. Non è l'unico dato nuovo emerso nel confronto tra i due esponenti della Giunta e i capigruppo del centrosinistra. Da un ultimo calcolo, ancora suscettibile di modifiche, la Manovra complessivamente passa infatti da 7,5 miliardi a oltre 7,7 mld di euro dei quali 5,8 di entrate proprie, 143 milioni di trasferimenti correnti, 675 milioni del Fondo Sviluppo e coesione (Fsc 2007-2013) e 325 milioni del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020. I dati sono al netto dei 572 milioni previsti dal patto di stabilità e compresi i 200 milioni di riserve erariali da destinare all'abbattimento del debito pubblico. Vengono incluse anche gli 84 milioni delle entrate erariali soggette ancora al contenzioso. Inoltre il Piano regionale per le infrastrutture, da realizzarsi in otto anni, sarà finanziato dall'accensione di un mutuo pluriennale da definire con la Banca europea degli investimenti e con la Cassa depositi e prestiti. Secondo quanto si è appreso le macro aree di intervento riguardano: l'edilizia scolastica per 90 milioni di euro, il sistema stradale per 100 milioni, la portualità per 120 mln, il sistema idrico per 120 mln, la difesa del suolo per 90 mln.
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