"No all'aumento dell'Irap per le imprese sarde, che cancellerebbe la riduzione del 70% decisa nella scorsa Legislatura". E' il commento di Ugo Cappellacci (Fi) sulle anticipazioni legate alla legge Finanziaria 2015.
"Auspichiamo che anche i consiglieri del centrosinistra, con i quali in passato abbiamo condiviso la riduzione dell'imposta, abbiano il coraggio e la coerenza di bocciare quello che sarebbe anche un tradimento degli impegni assunti nel programma elettorale - incalza l'ex governatore - fu infatti il presidente Pigliaru a dire che avrebbe azzerato l'imposta. Sul punto benché avversari nella competizione elettorale, ci trovammo d'accordo, ma ora occorre essere conseguenti dinanzi alla prova dei fatti.
Altrimenti si tratterebbe dell'ennesimo annuncio a vuoto".
"Se il quadro che si prospetta è quello dell'aumento dell'Irap - argomenta Cappellacci - del ritorno alla vecchia pratica dei mutui, dei tagli già visti in sede di assestamento di bilancio, verrebbe da chiedersi che fine abbiano fatto i frutti dei numerosi presunti successi e la maggiore disponibilità di risorse sbandierate in questi mesi dalla Giunta. Purtroppo ancora una volta, mentre qualcuno parla, il Governo Renzi toglie risorse alla Sardegna, queste decisioni della Giunta sono una prova evidente sia degli scippi subiti dalla Sardegna sia del fatto che chi ha firmato gli accordi patacca non ha opposto la benché minima resistenza".
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