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Fabrizio Corona: "Sto male, datemi un'opportunità"

Soffre di ansia, depressione e attacchi di panico

"Sto male, ho seri problemi psicologici e vi chiedo di darmi un'opportunità". Così l'ex 're dei paparazzi' in carcere da circa due anni, Fabrizio Corona, occhiali tondi da vista e atteggiamento pacato, diverso dagli show contro tutti di un tempo, si è rivolto ai giudici che dovranno decidere se farlo uscire da Opera e mandarlo in regime detentivo in una comunità. Mentre lui raccontava il suo percorso di vita e i suoi "disagi" dietro le sbarre, fuori dall'aula si sono radunati, a fianco della madre Gabriella, una ventina di fan e amici che alla fine dell'udienza hanno voluto salutarlo con applausi e gridando "Fabrizio non mollare". Corona, come hanno spiegato i suoi legali, gli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, "ora è un uomo molto provato con problemi seri dal punto di visto psicologico e psichiatrico e che in carcere sta soffrendo di stati d'ansia, psicosi, depressione e attacchi di panico". Per questo nelle scorse settimane i difensori hanno presentato ai giudici della Sorveglianza di Milano (presidente Marina Corti, relatore Beatrice Crosti) un'istanza di detenzione domiciliare. Hanno chiesto, in sostanza, che l'ex agente fotografico possa uscire dal carcere e proseguire il regime detentivo in una comunità e, in particolare, nella fondazione Exodus di Don Mazzi, dove lavora anche un suo vecchio amico dello star system, Lele Mora. Intanto, però, il sostituto pg Giulio Benedetti ha dato parere negativo alla richiesta e i giudici avranno cinque giorni di tempo per decidere. L'istanza della difesa è basata su una consulenza psichiatrica nella quale Corona viene descritto come un uomo dalla personalità "narcisistica" e "borderline". Un tipo di personalità che all'interno del carcere gli sta causando, secondo la relazione, gravi stati depressivi e psicosi. Come hanno chiarito i legali, inoltre, anche la certificazione medica di Opera dà conto della "malattia" di cui soffre l'ex 'fotografo dei vip' che "viene curato con psicofarmaci". 

Un elemento sottolineato anche dalla madre di Corona: "Anche se mio figlio ha sbagliato in passato - ha detto la donna - il cumulo di condanne è eccessivo e ora va tutelata la sua salute". L'ex paparazzo, infatti, ha riportato una serie di condanne definitive per un totale di 14 anni di reclusione, poi ridotti a oltre 9 anni, di cui 6 anni e 8 mesi ancora da scontare. La difesa contesta soprattutto i 5 anni per il cosiddetto foto-ricatto all'ex attaccante juventino David Trezeguet. Una pena inflitta per il reato di estorsione aggravata che non consente di chiedere, al momento, una misura alternativa alla detenzione, come l'affidamento in prova ai servizi sociali o i domiciliari. Tanto che a dicembre, anche attraverso l'avvocato e parlamentare Ignazio La Russa, è stata presentata una domanda di grazia parziale a Giorgio Napolitano per chiedere la cancellazione dei due anni e mezzo che Corona deve ancora scontare per il caso Trezeguet. "Ora chiediamo - ha detto l'avvocato Chiesa - che il nuovo presidente della Repubblica, quando sarà eletto, ci dia una mano". Corona, secondo il difensore, "è un bravo ragazzo, che ha sbagliato, ma che ha un cumulo di pene da omicidio in abbreviato". Il legale ha chiarito, inoltre, che se non venisse accettata la domanda di grazia parziale, verrà presentata "certamente un'istanza di revisione" del processo. "Fabrizio - ha concluso il legale - non è un soggetto pericoloso, ma un uomo intelligente che ha già detto di aver sbagliato e che ora si comporta da galantuomo".

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