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Indagato l'agente che ha sparato, si valuta la legittima difesa

Indagato l'agente che ha sparato, si valuta la legittima difesa

A Milano iscrizione tecnica con due cause di giustificazione

MILANO, 10 maggio 2024, 18:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il poliziotto che la scorsa notte ha sparato ferendo un egiziano davanti alla stazione Centrale di Milano è indagato per lesioni dolose aggravate ma la Procura ha già ipotizzato le scriminanti della legittima difesa e dell'uso legittimo della armi, due cause di giustificazione che gli inquirenti dovranno valutare. Si tratta di un'iscrizione tecnica nel registro degli indagati per questi approfondimenti.
    In sostanza, da quanto si è saputo, per portare avanti tutte le indagini necessarie, tra cui anche l'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza e altri accertamenti tecnici, il procuratore di Milano Marcello Viola e il pm Rosario Ferracane hanno iscritto nel registro degli indagati il poliziotto, che ha colpito alla spalla l'egiziano di 36 anni, per lesioni dolose aggravate dall'uso dell'arma e dall'entità delle ferite (60 giorni di prognosi). Tuttavia, gli inquirenti hanno anche subito iscritto nell'ipotesi di reato le scriminanti, ossia le cause di giustificazione dell'azione, della legittima difesa e dell'uso delle armi.
    Negli accertamenti, dunque, dovranno proprio essere valutate queste due scriminanti già ipotizzate nell'iscrizione e che, se riconosciute, porteranno a una richiesta di archiviazione del reato contestato all'agente.
    Il poliziotto sarà interrogato per ricostruire ciò che è accaduto. Dalle immagini si vede che il 36enne stava tentando di aggredire gli agenti con delle pietre inserite dentro la sua maglia che faceva roteare come una sorta di mazza e che si era avvicinato a loro a una distanza di pochi metri.
   

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