(ANSA) - BOLOGNA, 12 OTT - Segnali positivi, ma che non autorizzano toni trionfalistici. Con l'Emilia-Romagna che va meglio del resto dell'Italia, ma ancora non abbastanza. E' il quadro che emerge dall'analisi congiunturale del secondo trimestre 2016 dell'economia regionale tracciato da Unioncamere, Confindustria e Intesa Sanpaolo.
Il Pil del 2016, secondo le previsioni, crescerà in regione dell'1% un dato sensibilmente superiore, almeno rispetto alle stime di Confindustria che ipotizza un +0,8% a livello nazionale, rispetto al resto d'Italia. La crescita è trainata dal manifatturiero e dall'export (la cui crescita, però, rallenta rispetto all'anno scorso).
Luci e ombre emergono con chiarezza anche nei dati sull'occupazione: se è vero che ci sono 46mila occupati in più rispetto al 2015, calano gli occupati nell'industria, ma il ricorso ai contratti a tempo determinato è in brusco calo (-17.700) con un contestuale aumento dei voucher. (ANSA).