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Napoli-show si regala primato. Sarri: "Siamo un maratoneta a metà gara"

Doppietta Higuain, Hamsik, Gabbiadini e Albiol. E' titolo inverno

Per ritrovare il Napoli campione d'inverno prima di oggi bisognava andare indietro di 26 anni: era la stagione '89/'90 e l'anima dei partenopei era un certo Diego Armando Maradona. Un quarto di secolo dopo il Napoli ritorna ad essere leader della serie A al giro di boa: i fasti di Maradona appartengono ad un'altra era calcistica ma quello costruito da Maurizio Sarri è un Napoli che diverte e fa sognare. Nel giorno del suo 57/o compleanno, il tecnico toscano (con natali partenopei) si regala il titolo simbolico di campione d'inverno con una vittoria-spettacolo (5-1) in casa del Frosinone, complici anche lo stop interno dell'Inter (fermata in casa dal Sassuolo) e quello di ieri della Fiorentina. La festa partenopea al 'Matusa' era cominciata ancora prima del fischio d'inizio con la notizia del ko nerazzurro grazie al rigore di Berardi del Sassuolo a San Siro, salutato da un boato da parte della curva sud occupata da almeno duemila tifosi napoletani. E' stato questo l'inizio di una vittoria straripante per la squadra di Sarri contro un Frosinone completamente schiacciato dalla immensa qualità nel palleggio della neo capolista, ingigantita anche dalla giornata decisamente modesta di tutti i giocatori di casa incapaci di vincere tutti gli uno contro uno con i loro avversari. L'unico tiro nello specchio di Reina è stato quello di Sammarco che è valso, come si dice in questi casi, a salvare l'onore della squadra sconfitta. Il Napoli a Frosinone cala la cinquina e si conferma la squadra più prolifica della serie A con 38 reti, e 18 portano la firma di Gonzalo Higuain. Fanno da contraltare i numeri negativi dei ciociari che con 41 reti al passivo sono la squadra più battuta. Troppa la differenza tecnica fra le due squadre per mettere in piedi una improbabile sfida fra i due tecnici, ma il 4-5-1 messo in piedi da Stellone a gara compromessa è parso decisamente tardivo, visto che nelle fasi decisive Sammarco e Gucher sono sembrati due vascelli in balia della "tempesta" chiamata centrocampo del Napoli.

 

 

 

 

Sarri: "siamo un maratoneta a metà gara. Primato ora non conta - "Siamo stati bravi noi, con un gioco estremamente veloce, a limitare il Frosinone. Ci siamo riusciti per lunghi tratti della partita. Sapevamo che dovevamo far girare velocemente la palla". In sala stampa Maurizio Sarri ha sottolineato la chiave del largo successo del suo Napoli, nel giorno del suo compleanno, e del balzo al primo posto in classifica che vale il titolo di campione d'inverno. Primati ai quali "non do nessuna importanza. Inutile andare a guardare le statistiche del passato, che per me non hanno senso. Immaginiamoci come un maratoneta, siamo arrivati a metà gara e quindi a 21 chilometri di un percorso da compiere". "Abbiamo vinto facile una partita difficile - ha aggiunto Sarri - Il Frosinone fino ad oggi in casa non ha avuto equilibrio. Oggi loro non sono stati assolutamente incisivi e questo, mi auguro, sia stato merito esclusivamente nostro. Ma al Frosinone consiglio di lottare sempre per la salvezza e non far caso adesso ai punti che la dividono dalla permanenza in serie A. Deve lottare". Per Roberto Stellone la chiave della partita sta tutta nella forza degli avversari: "Lo avevamo detto alla vigilia, che il Napoli è la squadra più forte del campionato, ha vinto con punteggi larghi contro Lazio e Milan. In questo momento gioca il miglior calcio in Italia. E' prima con pieno merito, lo sapevamo benissimo che sarebbe stata una partita difficilissima. La squadra di Sarri - ha evidenziato il tecnico dei ciociari - è brava a rispondere a qualsiasi modulo degli avversari. In questo momento sono i più forti. Non ci hanno permesso di giocare come volevamo, sono stati superiori in tutto. Se proprio vogliamo recriminare per qualcosa, forse sul gol di Albiol c'era un fallo sul nostro portiere Zappino. Ma al di là di questo, il Napoli i meriti li ha tutti. Credo che questa squadra abbia la qualità per arrivare fino in fondo". Sulla classifica, Stellone è stato amaro: "L'aspetto positivo per noi sono le vittorie esterne di Genoa in casa dell'Atalanta, e del Palermo in casa del Verona".
   
   

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