Il ministro Maria Elena Boschi parla di riforme a Uno Mattina. "Gli iscritti al Pd delle diatribe tra correnti non ne possono più. Ci sono questioni più importanti di un emendamento: l'Italia sta riacquistando credibilità, il senso di responsabilità prevarrà alla fine. Anche perché ieri a Milano abbiamo visto con chiarezza da che parte sta il popolo Pd".
"La riforma è sostanzialmente pronta perché l'accordo c'è sul 90% del testo - ha ribadito il ministro parlando del ddl costituzionale - Noi, come abbiamo sempre dimostrato, siamo disponibili a soluzioni, purché non siano mediazioni al ribasso".
"Il giorno decisivo per la riforma costituzionale non sarà domani ma il prossimo anno, quando avremo il referendum e gli italiani diranno sì o no alla riforma". "Da 70 anni i professori stanno cercando di superare il bicameralismo paritario: questa volta ce la facciamo", aggiunge.
"Entro il 15 ottobre possiamo approvare al Senato il testo sulle unioni civili: è possibile, ce la possiamo fare. Basta che non ci siano ostruzionismo e rallentamenti sulla riforma costituzionale e naturalmente in commissione sulle unioni civili". "Nel Pd abbiamo sempre detto che le unioni civili per noi erano una battaglia di civiltà: manterremo questo impegno e arriveremo presto ad avere anche in Italia una legge che riconosce le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Non possono esserci cittadini di serie A e serie B: oltre che nell'economia, vogliamo avere il segno 'più' anche per i diritti civili", aggiunge.