L'aula del Senato ha ripreso l'esame del ddl Casellati sul premierato elettivo. Oggi dovrebbe concludersi la discussione generale, con gli ultimi interventi in programma, al termine dei quali sono attese le repliche del relatore, Alberto Balboni e della ministra per le riforme Maria Elisabetta Casellati.
Il premierato non è un sistema da "tribù preistorica", e tuttavia il ddl Casellati "è difettoso" con una serie di "incongruenze" che non possono essere rinviate alla legge elettorale, ha detto l'ex presidente del Senato, Marcello Pera, in Aula a Palazzo Madama esortando ad apportare delle "modifiche" sui punti critici: "osiamo", ha detto a conclusione del suo intervento.
"La riforma del Premierato è già in discussione. Per 5 mesi e mezzo è stata in commissione al Senato. Oggi termineremo la discussione generale in Aula al Senato, da domani cominceremo con gli emendamenti. Siamo in una fase attiva della discussione", aveva detto la ministra Casellati. "Purtroppo non si è arrivati a un punto di condivisione" con le opposizioni, ha aggiunto la ministra, "mi auguro che ci siano ripensamenti". "Con molta delusione - ha proseguito - mi sono ritrovata con 3000 emendamenti in Aula e nessuna proposta di carattere alternativo: oggi c'è un forte ostruzionismo, che è una sorta di schiaffo. Non si tratta in questo modo una riforma dopo il nostro tentativo di cercare un punto di caduta e una condivisione". "Questa riforma - ha spiegato Casellati - poggia su due capisaldi. Uno è la stabilità dei governi: la stabilità ci da credibilità internazionale e permette la fiducia dei mercati. L'altra gamba è l'elezione diretta del presidente del Consiglio".
Boccia chiede capigruppo, 'apriamo un dialogo'
Il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia ha chiesto, in apertura di seduta del Senato, la convocazione della capigruppo per discutere su come proseguire l'esame del ddl sul premierato elettivo, alla luce del fatto che la maggioranza non ha presentato nemmeno un emendamento. "Oggi ci sarà il completamento della discussione generale - ha detto Boccia - dalle repliche della ministra ci aspettiamo un contributo costruttivo che apra al confronto in modo piu marcato. Ma noi chiediamo una Capigruppo: è evidente che, guardando gli emendamenti, anche per l'aula la maggioranza non c'è, non ha presentato emendamenti. Il ddl è di natura governativa, noi avevamo detto 'lavoriamo insieme per evitare fratture insanabili'; non aver trovato nemmeno un emendamento, ci fa temere una non semplice navigazione". "Per evitare che i toni si trasformino in scontri - ha insistito -, chiediamo una Capigruppo per capire dove stiamo andando, perché la maggioranza ha deciso di disertare il confronto. La leggiamo come la volontà del governo di andare avanti a testa bassa. Noi abbiamo detto 'fermatevi', la volontà di confrontarci da parte nostra c'è".
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