Le Camere stringono i tempi su diversi provvedimenti in vista anche della chiusura per la pausa estiva. E sembra profilarsi un'intesa sulla prescrizione, come annunciato nei giorni scorsi anche dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. La commissione Giustizia del Senato ha infatti dato via libera all'articolo 7 del provvedimento. Passa quindi l'accordo di maggioranza che prevede una riformulazione dell'emendamento presentato dai senatori di Ap, Gabriele Albertini e Laura Bianconi, secondo la quale l'interruzione della prescrizione non porta ad un aumento dei tempi superiore alla metà di quelli previsti per tutti i reati di corruzione, compreso quello relativo alla truffa aggravata per il conferimento di erogazioni pubbliche concesse dallo Stato o dall'Ue.
Orlando, trovato il giusto punto di equilibrio - "E' stato trovato un giusto punto di equilibrio" con una norma sulla prescrizione che "consente di evitare che processi di particolare rilevanza che sono arrivati a un giudizio di primo grado con una sentenza di condanna possano finire nel nulla". Lo afferma il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Con l'accordo "tutti i reati contro la P.a. che abbiano una natura originata da un patto criminale diventano di difficilissima prescrizione perché l'allungamento dei tempi tiene conto di questa natura", aggiunge.
La scelta di allungare i termini della prescrizione per i reati contro la Pubblica amministrazione "credo che potrà essere integrata con l'approvazione degli emendamenti che prevedono la garanzia della priorità per i processi che affrontano questi tipo di reato, tra gli altri gli emendamenti del senatore Falanga e quello della senatrice Capacchione", ha inoltre sottolineato il ministro Orlando.
Intanto va direttamente in Aula senza relatore il provvedimento riguardante la depenalizzazione della cannabis il cui approdo era già previsto per il 25 luglio. Il testo arriverà in Aula senza l'esame degli emendamenti e dunque senza mandato al relatore visto che ne erano stati presentati 1.700 da Ap. Ma il voto di Montecitorio slitterà per forza a settembre dato che l'ingente mole di proposte di modifica verrà riproposto in Aula.
Stop and go, invece, sull'Italicum, sul quale la minoranza Pd ha fatto una propria proposta ribattezzata 'Mattarellum 2.0'. Il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini sottolinea che al momento: "Non c'è urgenza di cambiarlo".