(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Ad oggi, evidenzia Confesercenti, si
può valutare che il Pnrr accumulerà alla fine dell'anno corrente
un ritardo di attuazione pari a 19 miliardi. La mancata spesa
avrebbe già determinato una perdita di Pil dello 0,4% nel 2022 e
rallenterà la crescita del Pil di un ulteriore 0,3% nel 2023
rispetto alle previsioni. Per i consumi delle famiglie, si stima
che le difficoltà incontrate nell'implementare il Piano abbiano
comportato lo scorso anno un minore incremento di 1,9 miliardi,
mentre per il 2023 la dinamica della spesa delle famiglie
verrebbe rallentata di 3,2 miliardi.
"La modernizzazione innescata dal Pnrr deve essere
infrastrutturale, ma non solo: servono innovazioni e
investimenti immateriali, dal credito al fisco, fino al sistema
dei pagamenti - prosegue De Luise -. Bisogna investire anche
nell'incontro tra domanda e offerta di lavoro e nelle politiche
attive: la ripartenza di alcuni settori, e in particolare del
turismo, si sta infatti scontrando sempre di più con le
difficoltà di reperimento del personale. Uno dei capitoli del
PNRR, poi, è dedicato alla rigenerazione urbana e riguarda, a
nostro avviso, anche il sistema delle cosiddette imprese 'di
vicinato'. Negozi e botteghe sono le attività più strettamente
connesse al tessuto urbano: per questo pensiamo che il tema
debba essere affrontato anche lavorando, insieme alle
associazioni di categoria, per il loro rilancio". (ANSA).