(ANSA) - PESCARA, 17 GEN - Scoperto a Pescara un medico di
base che evadeva il fisco omettendo ricavi per 80mila euro:
tramite la vendita di prestazioni sanitarie scontate su una nota
piattaforma di social shopping, incassava i buoni acquistati dai
pazienti senza rilasciare fattura e registrare i compensi.
Visite che sono state eseguite nel corso degli anni, senza mai
dichiarare quanto percepito per le prestazioni vendute in rete.
A ricostruire gli illeciti è stata la Guardia di Finanza del
capoluogo adriatico, grazie ad un'approfondita attività di
analisi condotta nell'ambito dell'operazione denominata
"Coupon".
Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria
hanno accertato che il professionista, non pagando le tasse
dovute, ha sottratto all'Erario ricavi per più di 80 mila euro,
oltre ad aver impiegato, tra l'altro, un dipendente in nero,
come rivelato dagli accertamenti riguardanti la sua posizione
fiscale. I militari sono riusciti a calcolare l'ammontare del
reale fatturato del medico ricostruendo il volume d'affari
tramite la documentazione acquisita presso lo studio. Registri
Iva, fatture, nonché i dati estratti dal rapporto di
partenariato con il portale di sponsorizzazione, piattaforma web
di social shopping che permette, attraverso un canale
e-commerce, la vendita di coupon che danno diritto a offerte
scontate per prodotti e servizi di vario genere, tra cui visite
mediche ed esami clinici.
"Le verifiche investigative dell'operazione "Coupon" hanno
fatto emergere un fenomeno di evasione fiscale nell'ambito
dell'e-commerce, terreno fertile per le nuove forme di omissione
di pagamento d'imposte - afferma il comandante provinciale della
Guardia di Finanza di Pescara, colonnello Antonio Caputo - La
stima è che il danno in Europa si aggiri intorno ai 7 miliardi
ogni anno, con un trend in crescita. Per questo abbiamo avviato
controlli fiscali nei confronti di target individuati sulla base
di attività di intelligence, analisi di rischio, controllo
economico del territorio e anche segnalazioni giunte dai
cittadini, al fine di proteggere le imprese oneste che operano
nel settore dalla concorrenza sleale e la realizzazione di
profitti illeciti". (ANSA).