"In Iran dobbiamo puntare anche sulle Pmi, che sono da sempre la peculiarità dell'Italia. Bisogna sostenere anche i più piccoli". Lo ha detto parlando con l'ANSA Massimiliano Perletti, avvocato della Rodl & Partner, gruppo di 'advisor' legali che cura l'interesse di decine di imprese che vogliono operare all'estero, e a breve anche a Teheran. "Alcuni nostri clienti hanno desistito con le sanzioni internazionali - ha aggiunto nel corso del seminario 'L'Iran tra sanzioni e libero scambio' svoltosi oggi nell'ambito dell'Iran Country Presentation - altri invece hanno resistito, mentre molti si stanno affacciando ora alla Repubblica islamica approfittando della distensione" del dopo-accordo sul nucleare.
"L'Iran è un paese da 80 milioni di persone - ricorda Valerio Rugge, responsabile dell'Italian Desk della Rodl a Teheran - il Pil del Paese è in crescita del 4,4% nel 2016, sono poco indebitati, hanno risorse energetiche ingenti e molte inesplorate. Il tessuto imprenditoriale si divide tra grandi imprese pubbliche o a partecipazione statale e molte aziende medie totalmente private". "Dobbiamo tenere presente - ha proseguito - che il processo di ritiro delle sanzioni sarà progressivo e durerà fino al 2025, data del cosiddetto 'termination day'" (quando cioè, se avrà rispettato tutti i propri obblighi, Teheran potrà tornare a decidere liberamente del proprio programma nucleare, ndr). Ma che si torni indietro del tutto appare al momento davvero anacronistico".
   Sul temuto 'rischio Paese' che lo riguarda, l'Iran ha attivato una sorta di agenzia per supportare gli investitori stranieri, ancora poco conosciuta in Italia. Si tratta della Oietai (Organization for Investment Economic and Technical Assistance of Iran), fortemente voluta dal governo e che si occupa di tutelare contrattualmente gli investitori stranieri sul mercato iraniano, da un punto di vista legale e della concorrenza, oltre che della possibilità di accesso ai bandi e ad eventuali investimenti.
   Intanto all'Iran Country Presentation che si tiene alla Fiera di Roma fino a sabato prossimo c'è soddisfazione tra gli organizzatori. "La fiera è andata molto bene per le imprese italiane - afferma Pier Luigi D'Agata, segretario generale della Camera di Commercio e Industria italo-iraniana - e riteniamo che si siano svolti oltre mille incontri business to business".
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