(ANSA) - MILANO, 29 MAG - Ha presentato denuncia contro gli
agenti della Polizia locale per lesioni aggravate dall'abuso
della pubblica funzione e dalla discriminazione, oltre che per
tortura e minacce gravi, la transessuale di 42 anni che è stata
colpita con calci e manganellate, anche alla testa, il 24 maggio
a Milano da almeno due vigili, come emerso da alcuni video
amatoriali, davanti alla biblioteca della Bocconi.
La denuncia è stata depositata stamani in Procura dal legale
della 42enne, l'avvocatessa Debora Piazza che è in contatto
anche col consolato brasiliano. Con la denuncia e dopo il
referto medico su una "ferita alla testa compatibile con una
manganellata", come chiarito dal legale, l'inchiesta aperta
dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Giancarla Serafini per
lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione potrà
proseguire e nelle prossime ore dovrebbero essere iscritti i
nomi di almeno tre dei quattro agenti della Locale intervenuti.
Un'agente donna, invece, non avrebbe preso parte al presunto
pestaggio su cui indagano i pm.
Nella denuncia il legale ha contestato anche l'aggravante
prevista dall'articolo 604 ter del codice penale, che punisce i
reati commessi "con le finalità di discriminazione etnica,
razziale e religiosa". Secondo la donna e il suo legale,
infatti, gli agenti si sarebbero accaniti su di lei in quanto
transessuale. La tortura viene contestata, invece, perché dopo
il presunto pestaggio la donna "venne tenuta chiusa dentro
l'auto dei vigili almeno 20 minuti", dopo che le avevano
spruzzato "in faccia lo spray al peperoncino". Tra l'altro,
l'avvocatessa ha depositato ai pm anche un nuovo video girato
col telefonino da un testimone e che riprende gli istanti
successivi a quando la donna è stata ammanettata, ossia quando
viene portata sull'auto della Polizia locale. (ANSA).