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Super green pass: da oggi scatta l'obbligo per gli over-50 sul posto lavoro

A Napoli criticità nella sanità, a Milano nessuna conseguenza sui servizi

Scatta da oggi l'obbligo del super green pass anti-Covid per gli over 50 sul luogo di lavoro.

Ecco la situazione dai territori.

A Milano. Al Comune di Milano il numero dei dipendenti over 50 che non sono in possesso del Super Green pass, obbligatorio da oggi per entrare al lavoro, non influenza l'andamento dei servizi che sono regolari. Si tratta, come fanno sapere dal Comune che non fornisce un dato per la privacy, di un numero di dipendenti che non impatta sul totale di quelli comunali che sono 14.406. E' dalla metà di ottobre che negli uffici del Comune c'è l'obbligo di esibire il Green pass in ogni sede. I dipendenti over 50 che da oggi non sono in regola e non si presenteranno al lavoro risultano per l'amministrazione assenti ingiustificati e per loro ci sarà la sospensione dello stipendio fino a quando non si metteranno in regola con il vaccino. Chi non possiede il Super Green pass potrà comunque decidere di mettersi in ferie, in questo caso continuerà a ricevere lo stipendio, ma non potrà lavorare in smart working. Chi deciderà di regolarizzarsi facendo il vaccino potrà tornare in ufficio dopo 14 giorni che sono i tempi dell'immunizzazione, come spiegano dal Comune.

A Napoli. Criticità nella sanità pubblica, pochi irriducibili nelle aziende di trasporto pubblico locale, qualche "no" al vaccino nel commercio e nelle realtà produttive manifatturiere. Il primo giorno di obbligo di super green pass per i lavoratori over 50 fotografa a Napoli una situazione a macchia di leopardo che al momento non evidenzia grossi problemi per l'utenza. Secondo quanto riferito dalla Cgil, nell'azienda ospedaliera "Cardarelli" di Napoli ci sono una cinquantina tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari, nella fascia d'età interessata dal provvedimento, che ancora non si sono sottoposti alla vaccinazione. Molti lavoratori, per evitare conseguenze, stanno inviando certificati di malattia. All'Asl Napoli 1, sempre secondo le organizzazioni sindacali, sarebbero almeno un centinaio gli operatori sanitari e socio-sanitari che ancora non si sono vaccinati. Nessun caso, invece, nelle Asl Napoli 2 e Napoli 3. Molte aziende, riferisce ancora il sindacato, hanno inviato ai lavoratori lettere e messaggi che invitavano a rispettare la scadenza del 15 febbraio per aderire alla campagna vaccinale.

In Liguria. Sono poche decine i dipendenti over 50 del Comune di Genova e delle aziende partecipate senza il super green pass e che quindi dovranno essere sospesi dal lavoro fino al 15 giugno o fino a quando non si metteranno in regola. La previsione delle varie società e dell'ente e che non ci saranno ripercussioni sull'operatività. "Ancora è presto per capire del tutto la portata reale del problema - spiega l'assessore comunale al Personale, Giorgio Viale - ci sono persone che potrebbero essersi messe temporaneamente in malattia o in permesso e magari nei prossimi giorni capiremo che saranno da sospendere, ma al momento l'ente ha solo 14 dipendenti sospesi". I lavoratori del Comune sono oltre 5100, di cui circa 3000 over 50. Non ci saranno controlli interni speciali, spiega Viale "perché sarebbe illegale, ma i dipendenti all'ingresso in ufficio sono tenuti a presentare il green pass". Anche in Amt, l'azienda di trasporto pubblico di Genova e provincia, i dipendenti con più di 50 anni che hanno preventivamente comunicato di non avere il super green pass si contano sulle dita di due mani: 9 su circa 2000, e nessun problema sul servizio. Su oltre 1700 dipendenti di Amiu, la partecipata che si occupa della gestione dei rifiuti, non ci sono numeri ufficiali ma la stima parla di meno di una decina di lavoratori non immunizzati. Più specifica la situazione di Aster, la società comunale di manutenzioni, che ha solo 5 ultracinquantenni non in regola su circa 300 dipendenti ma tra queste persone c'è chi ha un ruolo apicale nella sua area di intervento e questo ne rende più complicata la sostituzione. Anche in questo caso, comunque, non ci saranno limitazioni del servizio.

Oggi "entrerà in vigore l'obbligo del green pass rafforzato per gli over50 per accedere ai luoghi di lavoro. Si tratta di una scelta che abbiamo condiviso in pieno, dato che da parte nostra si è sempre sostenuto la necessità di introdurre l'obbligo del vaccino anti Covid, soprattutto per determinate categorie o fasce di età - afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti - In Liguria a oggi risultano circa 68mila over 50 non vaccinati. Ovviamente solo una parte di questi è in età lavorativa, e tra questi c'è chi ha contratto il Covid ed è guarito, ed è quindi in possesso del green pass rafforzato da guarigione, e una parte esentata dal vaccino per motivi di salute".

Nel calendario delle scadenze delle misure adottate per contrastare l'emergenza Covid restano alcune date da ricordare.

28 FEBBARIO - Fino alle fine del mese nelle scuole statali e paritarie saranno distribuite gratuitamente le mascherine Ffp2 ad alunni e docenti che dovranno sottoporsi ad auto sorveglianza. Gli studenti che dovranno fare auto sorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente.

31 MARZO - Scade lo stato d'emergenza in vigore da oltre due anni, al quale sono legate tutta una serie di norme tra le quali quelle sullo smart working. L'orientamento, se continuerà il calo dei contagi e dei ricoveri, è di non prorogarlo. Entro questa data si capirà anche se resterà o meno il green pass: il governo non ha ancora preso una decisione ufficiale anche se è probabile che resti almeno fino al 15 giugno.

15 GIUGNO - Per gli over 50 termina l'obbligo del vaccino in base a quanto deciso nel decreto legge di inizio gennaio.

 

 

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