(ANSA) - PIEVE TORINA (MACERATA), 9 GEN - I soldi percepiti finora da un residente con il Contributo di autonoma sistemazione (Cas), cioè per stabilirsi in un alloggio alternativo mentre la propria casa è inagibile a causa del terremoto, superano quelli che serviranno per riparare i danni lievi dell'abitazione. E' un caso emblematico e paradossale riferito da un pensionato di Pieve Torina, nel Maceratese, in questa fase di grande difficoltà per la ricostruzione post sisma. "Lo Stato - dice all'ANSA Alessandro Gentilucci, sindaco del piccolo centro - non è in grado di garantire quel concittadino, che dice di aver preso più soldi dal Cas di quelli che gli spettano contributo per recuperare i danni lievi, perché la normativa non mette nelle condizioni i tecnici di essere pronti nella fase della ricostruzione". "Lo Stato - prosegue - seguita a investire sull'emergenza perché non è in grado di ricostruire. Il Cas è stato ovviamente necessario per garantire la sicurezza dei cittadini che si sono trovati la casa lesionata e non più sicura, ora stiamo assistendo a come l'emergenza debba ancora sostenere un percorso di ricostruzione che non c'è". "Ancora una volta - sottolinea il sindaco - il decreto sisma non ha recepito tutti i suggerimenti che arrivavano dai territori. Se fosse stata recepita almeno la metà dei nostri suggerimenti - aggiunge - avremmo già trovato delle soluzioni a tante problematiche". Gentilucci dice di "non sapere" perché i governi che si sono succeduti dal 2016 a oggi abbiamo "fatto fatica a sostenere" le proposte dei sindaci. "Ma se deve continuare ad essere così, - osserva - allora è meglio lasciare poteri straordinari soltanto al presidente della Regione, così abbiamo un interlocutore più vicino". I tempi per ricostruire Pieve Torina? Gentilucci risponde elencando i passaggi burocratici per arrivare soltanto a redigere un progetto per il recupero di un'opera pubblica: "Una trafila infinita che dura mesi - lamenta - e bisogna sperare che nel frattempo non cambi la legge altrimenti occorre ricominciare daccapo. E' l'Italia della burocrazia che ci ingessa". In ogni caso, il sindaco si è posto l'obiettivo di ricostruire, prima di ogni altro edificio pubblico, la casa di riposo: "Permetterà di riportare un po' di lavoro in paese"; "le scuole sono state ricostruire da tempo - ricorda - ed è stato reso possibile solo grazie alla solidarietà". (ANSA).