(ANSA) - CAGLIARI, 02 SET - Arbatax tra i porti dell'Autorità
di sistema portuale dei mari di Sardegna con il nuovo decreto
legge: ora tutti i principali scali dell'isola sono sotto
un'unica regia.
Soddisfazione, ma anche cautela da parte del presidente Massimo
Deiana: "Non possiamo che essere felici - spiega all'ANSA -
visto che inseguivamo questo risultato da quattro anni.
Attendiamo comunque il perfezionamento dell'iter normativo.
Finora abbiamo evitato interlocuzioni anche con comune e altre
istituzioni proprio perché l'obiettivo non era stato ancora
raggiunto".
Prospettive allettanti: non è solo una formalità. "Si realizza
un sistema di gestione più efficiente perché ora tutto è sotto
un' unica regia - continua - e questo potrà essere un vantaggio
sotto il profilo degli investimenti e delle risorse per un porto
dalle ottime potenzialità. Ci sono vecchi e nuovi problemi da
risolvere ma è chiaro che mettere a correre su questa
infrastruttura nuove risorse significa aumentare attrattività
per le crociere, per il traffico passeggeri o per quello
industriale. Non certo dall'oggi al domani, ma ci sono le basi
per lavorare bene".
Soddisfazione anche dal mondo politico. In maniera trasversale.
"Abbiamo sempre mantenuto desta attenzione- spiega il
consigliere regionale Pd Salvatore Corrias- su questa vertenza
con mozioni e interrogazioni e sollecitato a più riprese
l'intervento del Ministro. Dopo tanto insistere, il porto di
Arbatax è finalmente stato riclassificato. Non sarà più
considerato uno "scalo rifugio" ma assurgerà alla dignità di
"porto di seconda categoria e seconda classe" con indubbi
vantaggi per il suo futuro".
Grandi vantaggi. "Una prima grande battaglia vinta grazie
all'impegno di tutti - spiega il deputato di FdI Salvatore
Deidda - in primis dell'amministrazione e della comunità di
Tortolì, che non hanno mai smesso di impegnarsi per raggiungere
questo risultato. Siamo contenti perché - come Fratelli d'Italia
- non abbiamo mai smesso di portare questa richiesta in
Parlamento, attraverso interrogazioni e l'ordine del giorno
approvato dal Governo e dal sottoscritto qualche mese fa,
unitamente a quello della Commissione Trasporti". (ANSA).