(ANSA) - CAMPOBASSO, 08 FEB - "Il settore vitivinicolo
molisano stretto tra costi di produzione sempre più alti e una
normativa europea sempre più vessatoria". E' quanto denuncia in
una nota Coldiretti Molise sottolineando che "se l'andamento
produttivo dell'ultima campagna è stato buono, soprattutto dal
punto di vista qualitativo, lo scenario che si sta delineando
crea non poca preoccupazione tra i produttori". "In particolare,
evidenzia Maria De Maria, responsabile vitivinicolo
dell'organizzazione - le aziende stanno assorbendo il peso degli
aumenti stellari non solo dell'energia ma anche di vetro,
sughero, plastica e cartone. Le bottiglie hanno avuto un aumento
che va dal 45% al 150%, a seconda della tipologia, mentre tappi,
cartoni, capsule sono aumentati dal 20 al 45%". Tra le criticità
evidenziate da Coldiretti, anche quella relativa al via libera
dell'Unione Europea alle etichette allarmistiche sul vino in
Irlanda "un pericoloso precedente che rischia di aprire le porte
a una normativa comunitaria che metterebbe a rischio una delle
filiere più rilevanti del nostro Paese". "E' del tutto
improprio - osserva il direttore di Coldiretti Molise, Aniello
Ascolese - assimilare l'eccessivo consumo di superalcolici,
tipico dei Paesi nordici, al consumo moderato e consapevole di
prodotti di qualità e a più bassa gradazione come la birra e il
vino. E' giusto - aggiunge - l'impegno dell'Unione per tutelare
la salute dei cittadini, ma non si può tradurre in decisioni
semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente
singoli prodotti, indipendentemente dalle quantità consumate".
(ANSA).